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Aumento del surplus del commercio agroalimentare UE

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Il surplus del commercio agroalimentare dell’UE ha raggiunto i 6,2 miliardi di euro a febbraio 2024, segnando un incremento del 24% rispetto a gennaio. A rivelarlo è il rapporto mensile sul commercio agroalimentare pubblicato dalla Commissione Europea, secondo cui l’Europa si conferma come il principale esportatore mondiale di prodotti agroalimentari, grazie in particolare alla sua rinomata e vasta produzione. Le importazioni dell’UE sono leggermente diminuite a febbraio 2024, nonostante un aumento del valore delle importazioni di cacao e, nel complesso, sia le importazioni che le esportazioni sono rimaste stabili rispetto all’anno scorso.

Esportazioni

Le esportazioni agroalimentari dell’UE a febbraio 2024 sono aumentate del 5% rispetto a gennaio, raggiungendo i 19,4 miliardi di euro. Oltre a olive e olio d’oliva, il valore delle esportazioni di preparati alimentari misti e ingredienti è aumentato grazie a volumi e prezzi di esportazione più elevati (+10% rispetto a febbraio 2023). Sono cresciute anche le esportazioni di cereali, zucchero e isoglucosio. Le esportazioni di prodotti lattiero-caseari rimangono forti, ma il loro valore è diminuito del 5% a causa di prezzi più bassi.

Il Regno Unito rimane la prima destinazione delle esportazioni UE con volumi maggiori di birra, sidro e altre bevande, carne suina e preparazioni di frutta e noci. Gli Stati Uniti sono la seconda destinazione con esportazioni in aumento del 9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, principalmente grazie a volumi e prezzi più elevati di olive e olio d’oliva. Allo stesso modo, le esportazioni verso il Giappone sono aumentate dell’11%, principalmente per i prodotti del tabacco. Pur mantenendosi a un livello elevato, le esportazioni agroalimentari dell’UE verso Cina e Russia sono diminuite.

Importazioni

Il valore delle importazioni agroalimentari dell’UE ha raggiunto i 13,2 miliardi di euro a febbraio, con una leggera diminuzione del 2% rispetto al mese precedente, principalmente a causa della riduzione dei prezzi in molte categorie di prodotti. Tuttavia, i prezzi dei prodotti a base di cacao, olive e olio d’oliva sono aumentati. Le importazioni nella categoria caffè, tè, cacao e spezie hanno registrato l’incremento maggiore (+784 milioni di euro, +23%), principalmente spiegato dall’aumento dei prezzi dei prodotti a base di cacao. L’aumento delle importazioni di frutta e noci è stato guidato da volumi maggiori.

Le importazioni da Argentina, Australia, Canada, Indonesia e Ucraina sono diminuite a causa dei volumi e prezzi inferiori per determinati beni. Al contrario, le importazioni da Costa d’Avorio, Egitto, Marocco, Tunisia e Turchia sono aumentate, trainate dai prodotti a base di cacao e dalla frutta e noci.