Il benessere degli animali da reddito dipende in larga misura dalle pratiche gestionali in azienda; l’alimentazione è uno dei fattori in grado di modificare significativamente l’efficienza produttiva e riproduttiva e di modulare la risposta immunitaria, consentendo produzioni di qualità. Il mondo scientifico ha posto particolare attenzione all’impiego di integrazioni alimentari, nello specifico all’utilizzo di sostanze naturali in grado di migliorare lo status sanitario dell’animale, facendo leva sulla capacità di difesa dell’organismo, sulle capacità digestive, di assorbimento e sulla produttività zootecnica, garantendo una maggiore sicurezza per l’uomo e gli animali, ed una maggior tutela per l’ambiente. In termini di qualità delle produzioni è noto che la dieta e le fasi pre-macellazione, ad esempio il trasporto, possono influenzare alcuni attributi della carne quali colore, consistenza, odore, succosità e sapore condizionando l’accettabilità dei consumatori. In precedenti sperimentazioni il seme di lino è risultato in grado di migliorare sia le risposte immunitarie che le secrezioni endocrine (Caroprese et al., 2014). Inoltre, la supplementazione a base di semi di lino (Caroprese et al., 2011; 2016) o di quinoa (Annicchiarico et al., 2014) ha determinato un miglioramento del profilo acidico del latte in termini di aumento della componente polinsatura.
Lo scopo del nostro studio è stato valutare gli effetti della supplementazione a base di semi di lino, semi di quinoa e della loro combinazione, alla razione alimentare aziendale, sul benessere dell’agnello merinizzato. In particolare, si è valutata la risposta immunitaria umorale e cellulo-mediata e la secrezione di glucocorticoidi a seguito di un evento stressogeno. Inoltre sono stati valutati gli effetti della dieta sulle proprietà nutrizionali e organolettiche della carne di agnello.
Gli animali reagiscono allo stress mediante un’alterazione delle risposte comportamentali e fisiologiche, che può avere effetti sulle performance produttive dell’animale. Nella sperimentazione l’evento stressogeno è stato indotto attraverso la simulazione di un trasporto e di carico/scarico degli animali. In tali condizioni, la concentrazione cortisolemica del sangue subisce un aumento in maniera proporzionale allo stress percepito, che è funzione della tipologia e della durata dello stress. Nel nostro studio l’integrazione nella dieta degli agnelli con semi di lino ha comportato una riduzione dei livelli di cortisolo, lasciando presagire un’azione di modulazione dell’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene probabilmente connessa agli elevati livelli di acido α-linolenico contenuti nel seme di lino. La possibilità che la somministrazione di integrazioni a base di semi di lino possa influenzare sia le secrezioni endocrine che le risposte immunitarie dei ruminanti è già stata evidenziata in precedenti studi (Caroprese et al., 2009; 2014). In corrispondenza dei più bassi livelli di cortisolo si è anche osservato un miglioramento delle risposte immunitarie di tipo cellulo-mediato. Al contrario, è stato osservato un miglioramento della risposta immunitaria umorale negli agnelli alimentati con supplementazione integrata di semi di lino e quinoa.
Uno dei principali fattori che determina la qualità finale della carne è il pH, in quanto è in grado di influenzare i processi biochimici che avvengono durante la trasformazione del muscolo in carne, modificando le caratteristiche organolettiche della carne stessa. Nel nostro esperimento la carne degli agnelli alimentati con semi di lino e con la combinazione di semi di lino e quinoa ha fatto registrare un valore iniziale di pH post-mortem più alto rispetto agli altri gruppi. È quindi ipotizzabile che un’alimentazione a base di semi di lino e della combinazione di semi di lino e quinoa possa aver influito sulla rapidità di demolizione dei depositi di glicogeno attraverso un’azione di modulazione della reattività del surrene, come già riportato in altri studi per procedure manageriali in grado di sostenere il benessere degli agnelli (Napolitano et al., 2006). Questo risultato è in accordo con la minore concentrazione cortisolemica registrata e di conseguenza una migliore risposta allo stress.
Dal punto di vista nutrizionale la carne degli agnelli che hanno ricevuto la supplementazione con semi di lino, semi di quinoa e la loro combinazione ha presentato un maggior contenuto di grasso intramuscolare, mentre, la carne del gruppo alimentato con semi di quinoa ha fatto registrare anche un maggiore contenuto in proteine.
Per quanto riguarda il colore della carne, gli agnelli alimentati con le diverse supplementazioni hanno presentato valori più alti di luminosità, indice di rosso e indice di giallo; risultando anche più tenera, rispetto al gruppo controllo. In particolare la maggiore luminosità e tenerezza della carne dei gruppi supplementati può essere connessa alla presenza del maggior contenuto di grasso intramuscolare come evidenziato in precedenti studi (Marino et al., 2011; della Malva et al., 2016).
Dal presente lavoro è emerso che, negli agnelli merinizzati da carne, tanto la somministrazione del seme di lino che della quinoa sono in grado di influenzare le risposte immunitarie e le secrezioni cortisolemiche in seguito ad un evento stressogeno, contribuendo a sostenere il benessere animale. Per quanto riguarda la qualità della carne, la supplementazione con semi di lino e semi di lino in combinazione alla quinoa, ha evidenziato una più graduale acidificazione della carne durante la trasformazione in muscolo. L’arricchimento della dieta con il seme di lino, quinoa o la loro combinazione ha positivamente influenzato sia il colore che la tenerezza della carne, probabilmente a seguito di un maggior contenuto in grasso.
In conclusione la supplementazione della dieta con semi di lino e quinoa può essere una valida strategia per il miglioramento del benessere animale e della qualità della carne di agnello.
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F. Ciampi, R. Marino, A. Santillo, M. Albenzio, M. Caroprese