Secondo Ermias Kebreab, esperto internazionale in agricoltura sostenibile e scienza animale, l’allevamento potrebbe giocare un ruolo cruciale nella lotta al cambiamento climatico. “Per aumentare la mitigazione, abbiamo bisogno di alcuni elementi specifici”, ha detto Kebreab in un’intervista per il sito della FEFAC, l’organizzazione europea che raccoglie i produttori di mangimi, sottolineando l’importanza del coinvolgimento dei governi e degli enti indipendenti nella ricerca per garantire dati credibili.
Una delle maggiori opportunità nella riduzione delle emissioni di carbonio si trova nell’affrontare le emissioni di metano enterico derivanti dal bestiame: “Se riusciamo a catturare e ridurre quel metano, penso che ci siano molte opportunità”, ha detto Kebreab, che sottolinea che ridurre il metano è cruciale dato il suo impatto significativo sul clima. Per implementare con successo queste soluzioni, Kebreab cita l’importanza dello sviluppo di protocolli credibili, sviluppati in collaborazione con scienziati indipendenti e basati su evidenze scientifiche pubblicate su riviste peer-reviewed.
Tuttavia, nonostante il potenziale, il quadro normativo globale per la riduzione delle emissioni nel settore zootecnico è ancora limitato: “Penso che i mercati regolamentati sembrino espandersi leggermente in questo momento”, ha detto Kebreab. “Ma il mercato della conformità sta emergendo”, aggiunge, suggerendo che ci potrebbe essere un aumento dell’interesse politico una volta che i benefici delle politiche di riduzione delle emissioni diventino più evidenti.
Infine, Kebreab rimane ottimista sul potenziale per ridurre le emissioni di bestiame: “C’è molto interesse nel farlo, e sono stati già compiuti molti sforzi. […] Nei prossimi cinque-dieci anni mi aspetto una riduzione del 30 al 50% delle emissioni provenienti dall’allevamento“, ha detto l’esperto, sottolineando l’importanza di sfruttare gli strumenti disponibili per affrontare efficacemente il cambiamento climatico nel settore zootecnico.