Possibili cause e trattamenti dell’inappetenza e dell’anoressia canina
Mal di denti, mal d’auto o desiderio di cibi diversi: sono diversi i fattori che possono far perdere l’appetito al cane. Identificarli potrebbe essere fondamentale per capire se si tratta di un problema serio o di un “capriccio” temporaneo. Dopo aver scoperto la causa, sarà infatti più semplice individuare il trattamento più indicato per combattere l’inappetenza e per garantire il benessere di questi amici a quattro zampe.
Cos’è e come si manifesta la perdita di appetito nel cane
Anche nel cane, la tendenza duratura a non consumare cibo viene definita “anoressia”. “Per definizione, l’anoressia è l’assenza di appetito che si protrae nel tempo – spiega Giacomo Biagi, Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna –. Così come colpisce l’uomo, l’anoressia può colpire anche i cani e riconosce numerose cause. Ovviamente, se non gestita con attenzione, l’anoressia può essere la causa di un grave deperimento fisico dell’animale”.
Differenza tra anoressia e inappetenza
“Credo sia innanzitutto importante distinguere fra l’anoressia vera e propria e l’inappetenza, che è un fenomeno molto spesso transitorio e quasi mai preoccupante – precisa il Professor Biagi -. Molto spesso i proprietari segnalano una condizione di inappetenza del cane sebbene esso si presenti in perfetto stato di nutrizione. In queste situazioni, evidentemente, ci troviamo di fronte ad un cane che mangia a sufficienza per soddisfare i propri fabbisogni energetici e che solo agli occhi del proprietario non mangia abbastanza (o forse non mangia con l’entusiasmo che il proprietario vorrebbe vedere). Qualora ci si trovi invece in presenza di vera e propria anoressia è indispensabile comprenderne la causa per intervenire su di essa. Alle volte l’anoressia è dovuta a nausea, che, a prescindere dalla causa, è possibile controllare mediante l’impiego di farmaci”.
Principali cause della perdita di appetito nei cani
Malattia – “L’inappetenza potrebbe rappresentare il sintomo di una malattia in corso – osserva Giacomo Biagi -. Anche se non è detto che il disturbo sia grave, occorre rivolgersi subito al veterinario, perché la perdita di appetito, qualora si protragga nel tempo, potrebbe essere associata alla presenza di patologie serie, come patologie gastroenteriche, infezioni sistemiche, malattie epatiche e renali, nonché tumori, soprattutto quando è presente nausea”.
Salute orale – Il cane potrebbe evitare di mangiare perché qualcosa nella sua bocca gli provoca dolore. Potrebbe avere un dente rotto o allentato, soffrire di gengivite o, nei casi più gravi, di un tumore orale.
Vaccinazioni recenti – Anche se i vaccini salvano la vita a milioni di animali domestici, in alcuni casi possono provocare effetti collaterali. La maggior parte di questi disturbi sono lievi e di breve durata, come appunto la temporanea perdita dell’appetito.
Viaggi e ambiente non familiare– Se il cane ha sempre avuto appetito prima d’intraprendere un viaggio o di arrivare in un luogo sconosciuto, è possibile che l’inappetenza sia dovuta a questi cambiamenti. Alcuni cani possono, infatti, soffrire di cinetosi mentre viaggiano in auto, treno, nave o aereo. Altri, invece, tendono a diventare nervosi quando si trovano in luoghi estranei. In questo caso non c’è da preoccuparsi: l’animale ricomincerà a mangiare una volta che si sarà riposato e ambientato.
Condizioni climatiche – “In estate, in presenza di temperature particolarmente elevate, molti cani riducono notevolmente l’assunzione di cibo – aggiunge il Professor Biagi -. In questo caso, il calo dell’appetito non deve preoccupare”.
Problemi comportamentali – Alcuni cani tendono a fare i “capricci”, perché vogliono mangiare determinati cibi al posto di altri. Oppure si rifiutano di nutrirsi perché non si sentono a loro agio in circostanze poco comode – per esempio, se le dimensioni della ciotola sono troppo grandi. Tuttavia, dato che l’inappetenza può essere il sintomo di una malattia, è meglio portare l’animale dal veterinario, per accertarsi che le cause di questi comportamenti non siano serie.
Preoccupazioni infondate – Infine, bisogna essere sicuri che l’animale mangi poco: alcuni padroni si preoccupano perché il cane assume quantità di cibo inferiori a quelle consigliate sulle etichette di alcuni alimenti. Occorre ricordare che questi valori costituiscono riferimenti medi, per cui può capitare che cani perfettamente sani consumino solo il 60-70% della quantità suggerite.
Cosa fare quando il cane non mangia
Per capire quale sia la strategia più adatta per combattere l’inappetenza o l’anoressia, occorre scoprirne la causa. Se la perdita di appetito è dovuta a una malattia, il veterinario può prescrivere una dieta capace di soddisfare le esigenze nutrizionali del cane mentre viene sottoposto alle opportune cure. A volte queste diete non sono particolarmente gustose per l’animale, che sarà poco propenso a consumare gli alimenti previsti. In questo caso non bisogna obbligarlo a mangiare, ma chiedere al veterinario alternative più appetibili. Nei casi più gravi, il veterinario può prescrivere farmaci diretti a stimolare l’appetito o stabilire di nutrirlo con una dieta liquida.
Se l’inappetenza è dovuta a problemi comportamentali, è possibile seguire alcuni metodi che potrebbero incoraggiare l’animale a mangiare:
– nutrirlo a orari regolari, almeno due volte al giorno;
– portare l’animale a fare una passeggiata prima dei pasti;
– rendere il pasto più divertente, per esempio utilizzando un giocattolo che distribuisca gli alimenti o usando il cibo come ricompensa per aver obbedito a un ordine;
– modificare la situazione in cui consuma il pasto: per esempio, se il cane di solito mangia con altri animali domestici, si può provare a farlo mangiare da solo. Oppure si possono utilizzare ciotole e contenitori di altezze diverse, per capire quale sia il suo preferito;
– cambiare cibo: per esempio, se il cane è abituato a mangiare alimenti secchi, si può provare a fornirgli quelli in scatola, e viceversa.
“Per quanto possa suonare banale, si può cercare di indurre il cane ad assumere il cibo ricercando quello a lui più gradito; se ciò non dovesse bastare, si può provare a scaldare il cibo, così che il suo profumo divenga più intenso, o, ancora, a stimolare il cane con carezze e leggeri incitamenti – conclude il Professor Biagi –. L’ambiente in cui il cane mangia dovrà essere particolarmente tranquillo e confortevole. Inoltre, si ricordi che un cane può collegare un certo cibo ad una sensazione di nausea vissuta in passato e continuare a rifiutare quel determinato cibo anche dopo che la nausea sarà stata risolta. In questi casi, cambiare il mangime è indispensabile. Per lo stesso motivo, in presenza di forte nausea, sarebbe sbagliato proporre al cane un nuovo cibo perché vi sarebbe il rischio che l’animale colleghi anche in futuro quel cibo alla sensazione di nausea.Come ultima risorsa, si può ricorrere all’alimentazione forzata del cane anoressico somministrando alimenti liquidi mediante appositi sondini”.
Foto: © Rock and Wasp – Fotolia.com
Nadia Comerci