Anche gli animali dovrebbero stare “attenti alla linea”. O per lo meno, i padroni dovrebbero pensarci al posto loro, facendo attenzione che i loro amici a quattro zampa mantengano un peso equilibrato. Chi possiede un cane o un gatto dovrebbe infatti nutrirlo nel modo giusto, impegnandosi a non farlo ingrassare troppo, ma anche assicurandosi che mangi a sufficienza.
Se l’introito giornaliero di cibo supera il suo fabbisogno nutrizionale, l’animale rischia di diventare in sovrappeso. E, come avviene negli umani, un peso eccessivo aumenta le probabilità di sviluppare gravi problemi di salute, a partire da diabete e cardiopatie. Al contrario, una scarsa alimentazione potrebbe non essere sufficiente a fornire tutte le calorie di cui ha bisogno. Inoltre, con il tempo, potrebbe finire per indebolirlo. Pertanto, in un senso o nell’altro, un peso squilibrato potrebbe mettere in pericolo il benessere dell’animale, danneggiarne la qualità della vita e ridurne la longevità.
Ma come si fa a capire se il proprio amico a quattro zampe è in perfetta forma? Ce lo dicono due team di ricercatori, uno americano e l’altro inglese. Gli esperti hanno elaborato due sistemi che aiutano a comprendere se i cani e i gatti hanno un peso corretto, o se invece è il caso d’intervenire modificando la loro dieta e il loro stile di vita.
Cani
Gli studiosi del Centro di medicina veterinaria dell’Ohio State University di Columbus (Usa) hanno elaborato il body condition scoring, un metodo che individua cinque diverse condizioni associate alla massa corporea dei cani. Secondo questo schema, l’animale può essere:
1) emaciato – quando le costole, le vertebre lombari e le ossa pelviche appaiono visibili anche da una certa distanza. Il cane non presenta grasso corporeo visibile e risulta privo di massa muscolare. In questo caso l’animale è sottopeso;
2) magro – al tocco le costole si sentono facilmente, mentre non si percepisce grasso corporeo. Le estremità delle vertebre lombari risultano visibili, il girovita è evidente, ma le ossa pelviche sono meno sporgenti. L’animale ha un peso inferiore rispetto a quello ideale;
3) equilibrato – in questo caso le costole possono essere palpate senza sentire un eccessivo strato di grasso. Se visto di lato, l’addome non risulta sporgente. Il cane ha un peso corretto;
4) robusto – l’animale appare in carne. Le costole risultano palpabili con difficoltà. Risultano evidenti accumuli di grasso lungo la colonna lombare e alla base della coda. L’addome appare sporgente. In questo caso il peso risulta eccessivo;
5) obeso – sono presenti evidenti depositi di grasso sul petto, sulla schiena e alla base della coda. Il girovita non è visibile, gli strati adiposi coinvolgono anche il collo e gli arti. L’addome risulta dilatato.
Gatti
Gli esperti dell’Università di Liverpool (Regno Unito) hanno, invece, sviluppato il sistema shape (size, health and physical evaluation), che misura il peso corporeo dei felini. Il metodo permette d’identificare sette diverse condizioni:
1) estremamente magro – il grasso non è visibile o lo è in quantità minima. In questo caso gli studiosi suggeriscono di portare l’animale al più presto dal veterinario;
2) magro – si può osservare una piccola quantità di grasso. Sarebbe opportuno chiedere consigli al veterinario su come fare affinché il gatto consumi la giusta dose di cibo;
3) slanciato – è poco al di sotto del peso-forma. In questo caso basta aumentare un po’ l’alimentazione quotidiana, facendo attenzione a non esagerare con le quantità;
4) peso ideale – il gatto ha un peso corretto. Fare attenzione che la massa corporea dell’animale si mantenga stabile;
5) leggero sovrappeso – il peso supera quello ideale, anche se in misura non eccessiva. Si consiglia di chiedere al veterinario se si sta somministrando all’animale una quantità esagerata di cibo. Inoltre, far praticare al gatto più attività fisica;
6) sovrappeso moderato – l’animale presenta un’eccessiva quantità di grasso corporeo. Si suggerisce di domandare al veterinario uno schema dietetico volto a far dimagrire l’animale. Inoltre, anche in questo caso occorre spingerlo a muoversi di più;
7) grave sovrappeso – il peso del gatto è così elevato da mettere a rischio la sua salute. Non aspettare, rivolgersi al più presto al veterinario per chiedere un regime dietetico diretto a far perdere peso all’animale. Si consiglia di spingere il gatto a praticare più attività fisica e tenere sotto controllo il suo stato sanitario.
Foto: Pixabay
Nadia Comerci