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Carne suina italiana: il mercato giapponese riapre alle importazioni

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Il mercato giapponese riapre le porte ai prodotti italiani a base di carne suina. Dopo l’accordo del maggio 2023 tra i servizi veterinari del Ministero della Salute italiano e quelli del Ministero dell’Agricoltura, delle foreste e della pesca giapponese, si è conclusa la procedura che autorizza i primi due stabilimenti italiani a esportare carni e prodotti a base di carne suina trattati termicamente.

L’accordo, riferisce il Ministero della Salute italiano in una nota, si inquadra in una rinnovata collaborazione tra Italia e Giappone nell’ambito del “Partenariato Strategico” definito dai primi ministri Meloni e Kishida nel gennaio dell’anno scorso: grazie all’impegno coordinato con l’Ambasciata d’Italia a Tokyo e con il ministero dell’Agricoltura, si sono create condizioni favorevoli basate sull’evidenza scientifica e sulla fiducia reciproca.

Con la riapertura del mercato giapponese ai suini italiani sarà importante ampliare la lista degli stabilimenti italiani autorizzati all’esportazione per sostenere l’export italiano nel settore agroalimentare nel mercato giapponese: è attesa la designazione di altri tre stabilimenti, già visitati dalla delegazione giapponese lo scorso settembre, ed è stato avviato il processo di valutazione del rischio per i prodotti stagionati.

L’avvio del confronto tecnico rappresenta un importante riconoscimento per il sistema italiano, che può contribuire al rafforzamento degli accordi di partenariato tra il Giappone e l’Unione Europea. Si prospetta un futuro promettente per l’export italiano nel mercato giapponese, con la possibilità di esportare anche prodotti stagionati come i prosciutti Parma e San Daniele oltre i 400 giorni.