Nella seconda parte del 2018 in Italia i prezzi delle diverse tipologie di suini registrano un calo. Scendono anche le quotazioni dei suinetti (da 30 kg), che fino a maggio risultavano in crescita. È quanto emerge dal rapporto: “Suini: tendenze del settore” pubblicato da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), secondo cui il calo delle quotazioni dei suini da macello che sta caratterizzando il 2018 confermerebbe la forte dipendenza del settore dall’estero, che risentirebbe della contrazione della domanda cinese. Inoltre, presenterebbe un riallineamento dei prezzi alle quotazioni del 2016.
Quotazioni sul mercato nazionale – Nel mese di agosto 2018, il prezzo medio del suino pesante (156-176 Kg) è pari a 1,40 euro/kg, un valore più basso del 20,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Anche il prezzo del suino leggero (90-115 Kg), che nello stesso periodo ha assunto un valore medio di 1,38 euro/kg, risulta inferiore del 25% rispetto al prezzo medio registrato nell’agosto 2017. Infine, come anticipato, da maggio 2018 anche il prezzo all’origine dei suinetti (30 kg) ha iniziato a diminuire, fino a raggiungere il valore medio di 2,9 euro/kg – registra quindi una perdita del 17,7% rispetto alle quotazioni di agosto 2017.
Prezzi sul mercato europeo – Nel periodo gennaio-agosto 2018 i prezzi della carne suina europea hanno registrato valori inferiori del 7% rispetto alla media degli ultimi quattro anni, attestandosi intorno a 1,45 euro/kg tra marzo e agosto. Nell’ultimo periodo dell’anno è previsto un ulteriore aumento della produzione che potrebbe determinare un ulteriore flessione dei prezzi, fortemente condizionati anche dall’evoluzione della situazione del commercio internazionale.
Macellazioni in Italia – Nel corso del 2018 le macellazioni suine in Italia hanno continuato a diminuire, dopo il trend negativo registrato durante il 2017. Prosegue invece la tendenza positiva per le esportazioni dei prodotti a base di carne suina trasformata, che mostrano un aumento del 2% sia in termini di valore, sia in termini di volume.
Clima d’incertezza – Ismea sottolinea che in generale il settore suinicolo sta affrontando un clima di forte incertezza, soprattutto nell’ambito del mercato internazionale. Le principali cause di questa situazione sono rappresentate dalle tensioni commerciali tra diversi Paesi e dal possibile impatto della peste suina africana, che si sta diffondendo in Cina e ha recentemente raggiunto diversi Stati Membri.
Export – Per quanto riguarda gli scambi internazionali, la Cina resta il principale mercato di sbocco delle esportazioni suinicole dell’Unione Europea, anche se l’export verso il paese asiatico è diminuito del 2% rispetto al 2017. Sono invece aumentate le esportazioni verso altre destinazioni, come Corea del Sud (+16%), Filippine (+11%), Usa (+14%), Ucraina (+34%) e Vietnam (+33%).
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