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Carni bianche, nel 2019 export in crescita e consumi stabili

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influenza aviaria

Quelle bianche si confermano il tipo preferito di carne tra i consumatori. Il 35% degli acquisti nel 2019 comprende infatti pollo, tacchino e simili mentre quelle bovine sono un terzo del totale, il 33% e quelle di maiale il 20%. E questo nonostante i consumi di carne bianca siano rimasti stabili rispetto al dato dell’anno precedente. Il pollo italiano, inoltre, piace sempre di più all’estero. L’export di carni avicole è infatti cresciuto di oltre il 4% a fronte di un leggero incremento produttivo del comparto. Sono alcuni dei dati del settore avicolo diffusi da Unaitalia, l’Unione nazionale delle filiere agroalimentari di carni e uova che rappresenta oltre il 90% del settore, in occasione dell’assemblea annuale di Bologna.

Nel 2019 la produzione ha raggiunto il livello di 1.324.000 tonnellate, con un aumento dello 0,8%, fruttando un fatturato di 4,5 miliardi di euro. Un dato pressoché stabile rispetto al 2018. Molto più positivo l’incremento delle esportazioni, a quota 184.300 tonnellate in tutto, in linea con la media dell’Unione europea: ovvero +4,2% a fronte del +5% dei Paesi Ue. Il prodotto italiano è diventato più competitivo soprattutto in Germania, Paese di destinazione del 40% delle spedizioni all’estero, e poi in Grecia e Francia (che intercettano rispettivamente il 13% e 7%).

Molto poco mossi sono risultati i consumi interni, con un rialzo di solo lo 0,2% che porta il consumo pro capite a 20,45 kg. Di questi 15 kg sono di pollo, anch’esso un valore stabile rispetto al 2018, mentre 4,22 kg sono di tacchino, questo invece in crescita (+2,7%). A livello territoriale è soprattutto il Sud ad amare le carni bianche, con quasi il 30% degli acquisti totali (Nord Ovest e Centro entrambi a 26%, Nord Est al 19%). Tra i diversi prodotti il 60% è di tagli freschi mentre i panati e i preparati hanno visto crescere la loro quota in volume del 10%, seguendo una tendenza che vede sempre più consumatori acquistare prodotti ad alto valore aggiunto, già confezionati..

Anche sul fronte delle uova non ci sono grosse variazioni: la produzione è stabile a 12,25 miliardi (+0,04% sul 2018), il fatturato è di 2,5 miliardi di euro. 

Il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini, ha parlato di un bilancio positivo per l’anno passato: “Il settore ha tenuto, rivelando una crescita dell’export, soprattutto per il pollo (+13% in volumi). Le sfide per il 2020 saranno difendere questa conquista ma anche tenerci stretto il primato di autosufficienza di questo settore (107%), che è tra i pochi non costretti a importare dall’estero”. 

 

Foto: Pixabay

 

red.