Il raccolto di cereali nell’UE e nel Regno Unito è previsto in calo con una stima di 280,3 milioni di tonnellate per il 2024, in netto ribasso rispetto ai 296 milioni di tonnellate previsti in precedenza e ai 294,2 milioni del 2023. Le stime sono state pubblicate a metà ottobre dal COCERAL, la European association of trade in cereals, oilseeds, rice, pulses, olive oil, oils and fats, animal feed and agrosupply che rappresenta i commercianti di questo settore.
Le condizioni meteorologiche hanno inciso fortemente sui raccolti: le abbondanti piogge e la mancanza di sole durante la primavera hanno compromesso le colture invernali in Europa occidentale, con Francia e Germania particolarmente colpite. Queste difficoltà si sommano alla riduzione delle semine dovuta al terreno eccessivamente bagnato dell’autunno 2023. Nel Sud-Est europeo, inoltre, il caldo e la siccità durante l’impollinazione hanno avuto un impatto negativo sui raccolti primaverili.
Queste stime riflettono l’impatto delle avverse condizioni meteorologiche sulle principali colture europee e segnalano un’annata complessa per l’agricoltura nel continente.
La produzione di frumento (escluso il grano duro) è ora stimata a 126 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 134,5 milioni previsti a giugno e ai 140,3 milioni raccolti nel 2023. Anche la produzione di orzo scende a 57,6 milioni di tonnellate, sebbene sia in lieve aumento rispetto ai 54,8 milioni dell’anno precedente. La raccolta di mais è stata ridimensionata a 60,3 milioni di tonnellate, contro i 64,8 milioni previsti a giugno e i 64,6 milioni raccolti nel 2023. Per quanto riguarda la colza, la produzione attesa è di 18,1 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 19,4 milioni stimati precedentemente e ai 21,3 milioni dello scorso anno.