Nei prossimi tre anni, la Cina intende incrementare l’impiego del mais destinato alla produzione di mangimi e plastiche biodegradabili. Lo riferisce Reuters, precisando che questa decisione rientra nel piano quinquennale per la produzione e la lavorazione di cereali e oli, varato dal governo cinese per il periodo 2015-2020.
Secondo il documento, la scelta di aumentare l’impiego del mais per la produzione di alimenti per animali e plastica è dovuta alle ingenti scorte del cereale, che la Cina ha accumulato per sostenere il reddito degli agricoltori nazionali. “L’eccesso di offerta di cereali è elevata – scrive il governo cinese nel piano -. Il compito di smaltire le scorte non è semplice”.
La Cina, dopo aver abbandonato la politica di sostegno agli agricoltori, ha iniziato a vendere le scorte statali di cereali. Tuttavia, secondo le stime, nei magazzini sarebbero presenti ancora più di 200 milioni di tonnellate di questi prodotti, e la maggior parte sarebbe costituita da grani di scarsa qualità. Pertanto, visto che i cereali a disposizione non risultano più idonei per il consumo umano, il governo ha deciso di utilizzarli per scopi alternativi. Il mais verrà quindi utilizzato per produrre mangimi e, inoltre, per realizzare materiali plastici biodegradabili.
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