Il 22 aprile 175 Paesi hanno ratificato l’accordo sul clima, raggiunto nel corso della 21° Conferenza delle Parti sul Clima delle Nazioni Unite (Cop21) di Parigi. L’intesa prevede l’adozione di misure a lungo termine, volte a ridurre le emissioni globali di gas serra e a tenere sotto controllo i cambiamenti climatici.
Il Dipartimento statunitense dell’Agricoltura (Usda) comunica di aver avviato, già dal 2009, un programma diretto a favorire l’adozione, da parte dei produttori agricoli americani, di pratiche volte a diminuire le emissioni inquinanti. Queste misure hanno permesso di ridurre la fuoriuscita di gas serra, per una quantità equivalente a oltre 416 milioni di tonnellate metriche (mmt) di anidride carbonica, circa 60 milioni l’anno. Entro il 2025, l’Usda prevede di accelerare gli sforzi e di riuscire ad abbassare le emissioni di 120 mmt l’anno.
“Gli agricoltori, gli allevatori e i proprietari terrieri americani hanno ottenuto risultati straordinari associando le iniziative dirette ad aumentare la produttività con la gestione delle risorse naturali, e questo li mette in una posizione ideale per contribuire alla realizzazione delle misure a favore del clima previste dall’accordo di Parigi – afferma Tom Vilsack, Segretario dell’Agricoltura degli Stati Uniti -. A casa e all’estero, l’Usda e i suoi partner continueranno a dimostrare che le strategie di tutela del clima sono in grado di ridurre le emissioni globali di gas serra e di migliorare la produttività e la sicurezza alimentare del pianeta”.
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