Il Codex Assalzoo
Il Codex Assalzoo nasce dal progetto “Asso di Fiori” lanciato dall’Associazione nel 2006 con la creazione di un apposito gruppo di lavoro, costituito principalmente da responsabili di produzione e di qualità di aziende mangimistiche e di aziende di premiscele ai quali, nella fase finale della stesura del documento, sono stati aggiunti due valutatori dei sistemi qualità per dare una forma corretta al documento.
Dopo aver tradotto la Guida Comunitaria di buone pratiche per il settore che produce mangimi composti e premiscele per animali destinati all’alimentazione umana – Guida per i fabbricanti di mangimi europei (EFMC) – sviluppata dalla nostra Federazione Europea FEFAC ed approvata dal Comitato Permanente della Commissione Europea quale manuale comunitario di buone pratiche ai sensi del Regolamento sull’igiene dei mangimi (Reg. n. 183/2005), il gruppo di lavoro ha ritenuto fondamentale rielaborare la struttura della guida dandole un’impostazione ISO, al fine di renderla facilmente integrabile con i sistemi qualità già adottati dalle aziende.
Due anni di lavoro che hanno portato all’adozione della revisione 2 del Codex Assalzoo
Il Codex Assalzoo ha rappresentato e rappresenta una scommessa importante per la nostra Associazione, il primo risultato positivo è arrivato nella seconda metà del 2007 quando il Codex Assalzoo ha ricevuto a giugno il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e a novembre quello del Ministero della Salute.
Il Codex è una certificazione di sistema sviluppata appositamente per il settore mangimistico. Rispetto ad una più generica ISO 22000 il Codex Assalzoo richiama i severi paletti per la sicurezza alimentare considerati in altre norme, ma ha il pregio di essere un sistema ad hoc perfettamente applicabile alla realtà mangimistica.
In pratica, si tratta di un Disciplinare per la sicurezza dei mangimi, un insieme di regole che permettono al mangimista di ottemperare agli obblighi legislativi e di adottare un modus operandi che presta particolare attenzione alla sicurezza alimentare, modellando un sistema che ben si integra con le norme volontarie di gestione, quali ad esempio la ISO 9001:2008, che risulta ad oggi la norma volontaria maggiormente utilizzata dagli operatori del settore.
Lo Schema Assalzoo, viene certificato da Enti di Certificazione che soddisfano i requisiti di competenza nel settore mangimistico, tramite valutatori che devono aver superato un esame inerente non solo le modalità di audit ed i principi del Codex Assalzoo, ma anche sulla legislazione mangimistica.
Il settore mangimistico e le norme volontarie
Per capire le difficoltà che l’Associazione incontrerà nell’implementare con i propri Associati lo schema Codex Assalzoo occorre fare una analisi del comparto mangimistico.
È opportuno sottolineare che il settore mangimistico, non essendo sottoposto alle medesime pressioni che incontra il settore alimentare da parte della filiera a valle – vedi certificazione IFS o BRC o QS imposte dalla Grande Distribuzione – e non avendo, generalmente, gli stessi margini, ha un approccio molto più “freddo” nei confronti delle certificazioni volontarie.
Infatti, da una prima analisi, circa il 75% degli stabilimenti è certificato ISO 9001:2008. Considerato che questa ultima è la norma che ha incontrato i maggiori consensi nel sistema agroalimentare, rimane l’incognita di come la certificazione Codex Assalzoo possa essere percepita da quel restante 25% che di fatto non ha abbracciato la politica della certificazione volontaria. In linea teorica questo insieme di aziende potrebbe essere suddiviso in due classi: operatori che pur adottando procedure di qualità non credono nella certificazione volontaria e operatori che considerano la politica della certificazione e della qualità qualcosa di ancora lontano dalla propria linea aziendale.
Interessante notare che nel panorama mangimistico se una certificazione di sistema come la ISO 9001:2008 ha, in realtà, incontrato l’interesse degli operatori del settore mangimistico, la norma mirata alla sicurezza alimentare, la ISO 22.000, non ha riscontrato particolari consensi, in quanto adottata tra gli associati Assalzoo solo da 9 siti produttivi.
Bilancio dei risultati del Codex Assalzoo
Il bilancio del primo anno di applicazione del Codex-Assalzoo, che vede 8 ragioni sociali con ben 20 stabilimenti certificati, non può che essere positivo e diviene estremamente positivo se si considera il dato in percentuale di mangime industriale certificato che è pari al 26%.
Importante evidenziare che delle 8 ragioni sociali certificate (Cargill, Consorzio Agrario Lombardo Veneto, Consorzio Agrario di Parma, Luigi Ferrari, Gi.M.A., Hendrix Sivam, Veronesi Verona) che rappresentano produttori sia di mangimi semplici e mangimi composti (medicati e non) che di premiscele, il 50% non ha partecipato ai lavori del Gruppo “Asso di Fiori” ed hanno comunque ritenuto utile adottare il Codex.
Il dato è ancor più positivo se si considera che in un anno il Codex Assalzoo, tra gli associati Assalzoo, ha già ampiamente superato il numero di stabilimenti certificati ISO 22000 (20 vs. 9). Dati positivi che lasciano trasparire un maggiore interesse del settore per una norma specifica per il settore mangimistico come quella del Codex Assalzoo, piuttosto che una più nota norma ISO,che però non centra appieno le necessità del settore.
Valutazione positiva anche per la scelta adottata dal gruppo Asso di Fiori di non appoggiarsi ad un unico Ente di Certificazione, ma di aver aperto il sistema a tutti quegli enti che dimostrano di avere una importante esperienza di certificazione nel settore mangimistico. Di fatto il sistema è aperto ed al momento gli Enti coinvolti nel progetto sono solo 5 (Bureau Veritas, Certiquality, CSQA, DNV, SGS) ed i valutatori che sono stati abilitati sono solo una decina.
I prossimi passi
Ora l’Associazione vuole fermamente aiutare i propri associati ad arrivare alla certificazione per arrivare nel medio periodo ad un sistema certificato che copra la maggioranza della produzione nazionale di mangimi. Il nostro intento è quello di arrivare a certificare tutta la produzione delle aziende associate ad Assalzoo, in modo che il Codex Assalzoo sia di fatto un elemento di distinzione e garanzia per i nostri partners di filiera.
Assalzoo sta predisponendo le basi per mettere a disposizione degli associati che lo desiderino un professionista che elabori una “fotografia” dell’azienda evidenziando lo status dell’azienda e quali passi devono intraprendere per giungere alla certificazione.
Per quanto concerne il documento, considerate alcune modifiche introdotte dalla nuova normativa europea ed apportate alla guida europea EFMC, sarà necessario prevedere entro autunno la predisposizione della revisione 3, che tenga anche in considerazione le esperienze, sia degli operatori che degli Enti di Certificazione, maturate nel corso del primo anno di certificazione.
Parallelamente considerato che ora vi è una base di portatori con cui lavorare verrà avviata la raccolta dati, che rappresenta un vero plus valore del Codex Assalzoo.
Infatti, il Codex Assalzoo prevede che tutte le aziende certificate inviino una serie di dati, tra cui quelli controllo qualità materie prime e prodotti finiti, ad Assalzoo che provvede ad elaborare una analisi statistica in modo da fornire una fotografia aggiornata dell’andamento igienico-sanitario delle materie prime e, se del caso, permetterà all’Associazione di attivare le proprie aziende su eventuali situazioni che richiedono particolare attenzione.
Al fine di garantire la sicurezza alimentare lungo l’intera filiera rimane in fieri lo sviluppo di sinergie con i nostri fornitori per coinvolgerli in un sistema di certificazione che permetta di condividere strategie e quindi di migliorare l’allocazione delle risorse elevando gli standard di sicurezza.
Infine, sebbene la priorità sia la sostanza rimane da sviluppare l’aspetto di marketing, sia interno che esterno, per coinvolgere maggiormente le aziende associate e per far percepire l’importanza ed i vantaggi del Codex Assalzoo lungo l’intera filiera a partire dagli allevatori per arrivare alla distribuzione passando per le autorità e l’industria alimentare.
Pubblicato: Gennaio-Marzo 2010
Lea Pallaroni – Assalzoo