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Commodities alimentari, in maggio prezzi in aumento

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Registrato a maggio un aumento dei prezzi delle materie prime alimentari, che tuttavia restano inferiori a quelli dello scorso anno. Lo comunica l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), annunciando che l’Indice aggiornato dei prezzi alimentari è cresciuto per il quarto mese consecutivo. A maggio, infatti, ha raggiunto 155,8 punti, riportando un aumento del 2,1% rispetto ad aprile. Ma resta inferiore del 7% rispetto al valore di maggio 2015.

L’Indice Fao monitorizza i prezzi di cinque principali gruppi di materie prime alimentari sui mercati internazionali: cereali, oli vegetali, prodotti lattiero-caseari, carne e zucchero. A maggio le quotazioni sono aumentate in tutti i settori tranne in quello degli oli vegetali, che sono diminuiti dopo il forte rialzo registrato nel mese di aprile.

A guidare l’incremento dell’Indice Fao è stato il prezzo dello zucchero, cresciuto dell’11,7% rispetto ad aprile. L’incremento è dovuto al calo delle prospettive di produzione in India (il secondo produttore di zucchero a livello mondiale), che ha bilanciato il raccolto eccezionale e le grandi disponibilità per l’esportazione del Brasile (il principale produttore).

L’indice dei prezzi dei cereali è salito dell’1,6% rispetto al mese scorso, trainato dall’aumento dei prezzi del mais e dal rafforzamento delle quotazioni dell’Indica e di altre varietà di riso aromatico.

L’Indice dei prezzi della carne è salito del 2%, grazie alla domanda di carni suine europee proveniente dall’Asia. Anche l’Indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari ha guadagnato uno 0,4%, ma resta inferiore del 24% rispetto al livello di un anno fa. L’aumento riportato a maggio è dovuto alla crescita della richiesta internazionale di latte intero in polvere e burro.

L’Indice dei prezzi degli oli vegetali è invece sceso dell’1,8%, a causa del ristagno dei prezzi dell’olio di palma dopo tre mesi di forti guadagni. La domanda d’importazioni è stata, infatti, più debole del previsto in Cina, India e Unione Europea.

Foto: © Gina Sanders – Fotolia.com

n.c.