La Conferenza delle Regioni del 22 febbraio ha approvato il riparto del “Fondo per l’emergenza avicola”, che prevede una serie d’interventi urgenti volti a fronteggiare le emergenze previste dal decreto: “Definizione dei criteri di attuazione e delle modalità di accesso al Fondo per l’emergenza avicola”. La dotazione finanziaria del Fondo è pari a 15 milioni di euro per il 2018 e a 5 milioni di euro per il 2019.
Le risorse saranno usate, in primo luogo, per favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese avicole che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi, la cui attività è limitata o impedita dalle prescrizioni sanitarie adottate per impedire la diffusione della malattia (5 milioni di euro per il 2018 e 5 milioni di euro per il 2019). Il finanziamento residuo (10 milioni di euro per il 2018 per la realizzazione di specifici obiettivi del “Piano sanitario nazionale”) sarà, invece, destinato al rafforzamento del sistema di sorveglianza e prevenzione dell’influenza aviaria: 9 milioni andranno alle Regioni e alle Province autonome e un milione all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria).
Nello specifico, la ripartizione a livello regionale prevede che 8 milioni saranno devoluti alle Regioni ad alto rischio (Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Lazio), mentre un milione alle Regioni a basso rischio (Sicilia, Campania, Puglia, Marche, Molise, Abruzzo, Toscana, Sardegna, Calabria, Trentino Alto Adige, Liguria, Basilicata, Valle D’Aosta).
Foto: Pixabay
red.