Continuano a crescere le vendite dei prodotti agroalimentari made in Italy all’estero. Dopo l’incremento del 13,4% riportato ad agosto, le esportazioni sono aumentate anche in settembre, registrando un rialzo del 5,7% su base annua. In totale, il giro d’affari maturato nei primi nove mesi del 2016 ha raggiunto i 28 miliardi di euro. Lo riferisce l’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), secondo cui questo dato rappresenta una sintesi tra l’incremento tendenziale del valore delle vendite all’estero dei prodotti agricoli (+5,4%) e quello delle spedizioni dei prodotti dell’agroindustria (+5,7%).
Rispetto ai primi nove mesi del 2015, tra gennaio e settembre di quest’anno le vendite all’estero dei prodotti agroalimentari italiani sono cresciute del 3,3% in valore, soprattutto grazie all’incremento dei prodotti lavorati (+3,7%). L’export agroalimentare rappresenta il 9,1% del totale delle esportazioni nazionali, e mostra una dinamica migliore delle vendite complessive italiane all’estero, che nei primi nove mesi del 2016 sono cresciute soltanto dello 0,5% su base annua.
Secondo l’Ismea, l’intero anno dovrebbe chiudersi con una crescita dimezzata rispetto a quella registrata nel corso del 2015 (+7,5% sul 2014). Si tratta comunque di un risultato positivo, soprattutto alla luce della forte decelerazione del commercio internazionale, dell’apprezzamento dell’euro sul dollaro e sulla sterlina e, infine, dell’assenza di fattori di forte impulso come lo era stato l’Expo nel 2015.
L’analisi geografica dei mercati di destinazione evidenzia un aumento del 5,6% delle vendite dei prodotti agricoli verso i paesi dell’Unione Europea, che rappresentano l’80% dell’export agricolo totale in valore. Sono, invece, diminuite dell’11,8% le esportazioni verso i paesi extra europei, soprattutto a causa della riduzione del 42,8% delle spedizioni verso la Turchia. La situazione cambia quando si fa riferimento ai prodotti dell’industria alimentare: in questo caso le vendite nei paesi extra UE sono aumentate del 3,4% rispetto al 2015, nonostante i cali verso Turchia, Cina e i paesi del Mercosur. Bene anche le vendite di questi prodotti nei paesi dell’Unione Europea, che sono cresciute del 5,6%. Infine, l’Istituo evidenzia che sono in ripresa le esportazioni verso la Russia dei prodotti dell’industria alimentare e soprattutto dei prodotti agricoli.
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