Nel 2017 in Italia meno dell’1% dei cibi, delle bevande e dei materiali a contatto con alimenti sono risultati irregolari. È quanto emerge dalla relazione: “Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia – anno 2017”, trasmessa al Parlamento il 21 dicembre 2018 dalla Direzione Generale per l’Igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute.
Il controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande verifica la conformità dei prodotti alle disposizioni emanate per prevenire i rischi per la salute pubblica, a tutela degli interessi dei consumatori e della lealtà delle transizioni commerciali. Il controllo riguarda i prodotti alimentari – indipendentemente dall’origine e dalla provenienza – destinati a essere commercializzati sul territorio nazionale e quelli che dovranno essere spediti all’estero. I controlli ufficiali vengono eseguiti in tutte le fasi della produzione, della trasformazione, della distribuzione, del magazzinaggio, del trasporto, del commercio e della somministrazione.
La relazione evidenzia che nel corso del 2017:
– sono stati prelevati 47.804 campioni ufficiali di alimenti, bevande e materiali a contatto con alimenti;
– su ciascun campione sono state effettuate in media 2,48 determinazioni analitiche, per un totale complessivo di 118.550 analisi;
– è risultato irregolare circa lo 0,88% degli alimenti, delle bevande e dei materiali a contatto con alimenti;
– le non conformità riguardano prevalentemente le “carni e prodotti a base di carne” e i “prodotti lattiero-caseari” e sono principalmente di tipo microbiologico;
– sul totale delle irregolarità microbiologiche la percentuale più alta si è registrata per il genere Escherichia coli (51,40%), incluso il gruppo degli Escherichia coli STEC, seguito dal genere Salmonella (38,2%) e da Listeria monocytogenes (20,41%);
– i Servizi Igiene degli Alimenti e Nutrizione e i Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl hanno effettuate 490.904 ispezioni e controllato complessivamente 176.217 stabilimenti, dei quali 39.598 (il 22,59%) hanno mostrato infrazioni durante le ispezioni.
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