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Coronavirus, Fefac-Coceral-Fediol chiedono all’Ue di proteggere i lavoratori e di tutelare la filiera

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Il bene ultimo è l’approvvigionamento alimentare. Per questo Fefac, Fediol e Coceral, nel pieno della crisi coronavirus, si rivolgono all’Unione europea e ai Paesi membri con la richiesta di garantire ai lavoratori della filiera agroalimentare la possibilità di continuare a operare in sicurezza e nel pieno della loro efficienza. Per le tre organizzazioni, che rappresentano i produttori europei di mangimi, di cereali e semi oleosi e di oli vegetali e alimenti proteici, ogni Stato deve dare la massima importanza alle attività del settore agroalimentare ed evitare che la filiera possa subire disagi. Inoltre è bene che si cominci a pensare a come uscire gradualmente dalla crisi sempre con l’obiettivo di assicurare al comparto la continuità produttiva. 

La pandemia di CoVid-19 e la situazione drammatica in cui versano molti Stati dell’Ue hanno dimostrato che il funzionamento del mercato comune è fondamentale per la sicurezza alimentare. Di fronte alla crisi la Commissione Ue, con il protocollo sui corridoi verdi, e il G-20 hanno evidenziato l’importanza di tutelare il commercio globale di cibo e di alimenti per animali. 

A questo deve accompagnarsi – è la richiesta di Fefac, Coceral e Fediol – una maggiore consapevolezza del ruolo cruciale che rivestono il commercio dei cereali, la lavorazione dei semi oleosi e la produzione dei mangimi. Solo con questa presa d’atto i Paesi membri potranno  affrontare le sfide a breve termine che interessano il settore della logistica. I lunghi tempi di attesa ai valichi di frontiera, le difficoltà nell’accesso ai dispositivi per la protezione individuale, le linee guida per la forza lavoro negli impianti di produzione, gli equipaggi delle navi e gli autotrasportatori rimangono importanti questioni in molti Paesi. Non affrontare questi aspetti significa rischiare interruzioni del continuo flusso di approvvigionamento delle commodities.

Avviare la discussione sulla ripresa

Le tre associazioni di produttori di materie prime chiedono dunque alla Commissione e alle autorità nazionali competenti in Europa e nei Paesi esportatori di continuare a sviluppare e adottare delle raccomandazioni armonizzate per i lavoratori della filiera agroalimentare e per le imprese di trading. Inoltre è utile che la Commissione e i Paesi membri comincino a gettare le basi per una graduale fuoriuscita coordinata e ordinata dalla crisi, che includerà la revoca delle misure restrittive. Sempre con lo scopo ultimo della garanzia della fornitura ininterrotta di cibo e alimenti per animali.

Non è la prima volta che – nel corso della gestione dell’emergenza per la diffusione di CoVid-19 – Fefac, Coceral e Fediol si rivolgono alla Commissione. Nelle settimane precedenti le richieste hanno riguardato il riconoscimento dei mangimi come bene essenziale nelle linee guida Ue sul nuovo coronavirus e la piena libertà di movimento dei beni e dei servizi della filiera agroalimentare.

Foto: Pixabay