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Cosimo De Sortis (presidente Italmopa): “Superare le difficoltà delle singole filiere grazie a un’azione condivisa”

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Quali sono le prospettive, in ottica di filiera, dell’accordo strategico appena sottoscritto?
Ognuna delle associazioni firmatarie ha sinora privilegiato il confronto all’interno della propria filiera, in particolare con le rappresentanze agricole. Questa intesa si pone ovviamente altri obiettivi che non sono tuttavia meno rilevanti. Mi riferisco in particolare alla collaborazione che dovrebbe svilupparsi per il conseguimento di posizioni comuni in materia di comunicazione istituzionale, una tematica che consideriamo assolutamente strategica sia per la tutela dell’immagine dei settori interessati sia per incrementare il peso politico delle associazioni nei confronti dei loro interlocutori, siano essi istituzionali o meno, nazionali o comunitari. Si tratterà ora di declinare le dichiarazioni di intento in azioni concrete, che saranno individuate e finalizzate da appositi gruppi di lavoro.

Che significa per l’agroalimentare italiano sviluppare una consapevolezza di settore, sempre più radicata, soprattutto in termini di visione e di conquista di nuovi mercati?
Ritengo sia difficile prevedere se il protocollo d’intesa potrà avere effetti benefici sull’andamento economico dei settori interessati. In verità il protocollo si pone altri obiettivi, non meno importanti, chiamati, tra l’altro, a influire sulla percezione dei consumatori riguardo ad alcune tematiche che hanno formato oggetto, negli ultimi anni, di informazioni non sempre corrette. Ecco, in questo ambito, un’azione congiunta può avere risultati significativi e, forse, anche influire su alcune scelte da parte dei consumatori.
Rimango comunque convinto che il confronto permanente, sia all’interno della singola filiera sia tra associazioni industriali di filiere diverse ma che affrontano le medesime problematiche, non possa che fornire risultati positivi. In momenti, quali quelli attuali, di evidenti difficoltà – e mi riferisco in particolare all’andamento negativo dei consumi interni – l’approccio e il superamento delle criticità deve essere frutto di azioni condivise.

Per il settore dell’industria molitoria, nello specifico, quali sono i risultati che si aspetta dall’accordo?
Abbiamo firmato il protocollo in quanto pienamente convinti che la sua applicazione non potrà che giovare a tutti i suoi componenti. Certamente si tratta di un primo passo che consentirà, successivamente, di valutare in quale direzione orientare il cammino successivo. Le opzioni sono molteplici: possiamo, tutti insieme, optare per una collaborazione minimal oppure per una strada più ambiziosa ma anche più impervia avviando forme di collaborazione ancora più strette. Certamente l’accordo dovrebbe consentire al nostro comparto, ma anche ai comparti delle altre associazioni firmatarie, di acquisire una maggiore visibilità e un maggior peso politico. Raggiungere questi, non agevoli, obiettivi costituirebbe in ogni modo un successo per la nostra iniziativa.

Vito Miraglia