di Lea Pallaroni, Direttore generale Assalzoo
La presentazione del secondo Rapporto FeedEconomy, promosso da Assalzoo in collaborazione con Nomisma, rappresenta una positiva conferma dell’indirizzo strategico intrapreso dall’Associazione nella promozione del settore mangimistico italiano, un settore che seppure fondamentale dell’agroalimentare italiano, viene troppo spesso considerato di natura solo complementare senza considerarne la centralità nella filiera agro-zootecnica-alimentare.
L’importanza di questo settore nell’intera filiera alimentare è un dato acquisto da buona parte degli addetti ai lavori, ma diventa molto meno evidente quando si esce dal recinto del mondo produttivo alimentare.
Il primo rapporto FeedEconomy ha rappresentato un primo passo verso un cambiamento di percezione al quale è chiamato il settore per comunicare adeguatamente sé stesso. Il secondo rapporto conferma questa direttrice confermando il ruolo centrale della mangimistica e la capacità propulsiva di questo settore per l’intera filiera. È infatti emerso in tutta evidenza come, negli ultimi anni, le questioni relative alle produzioni degli alimenti zootecnici siano al centro di tutti i grandi temi produttivi, ambientali e alimentari del mondo contemporaneo: i processi produttivi, la corretta gestione delle risorse disponibili, la circolarità, il progresso scientifico di miglioramento dell’utilizzo delle materie prime e l’evoluzione della scienza dell’alimentazione per garantire agli animali sempre un maggior livello di salute, sicurezza e benessere. Un processo complesso di cui beneficia l’intero indotto e, di riflesso, gli stessi consumatori finali.
L’industria mangimistica lavora ogni giorno silenziosamente per affrontare queste sfide, contribuendo ad assicurare elevati standard di qualità e competitività lungo l’intera filiera alimentare, che ogni giorno rifornisce le tavole degli italiani. E non solo: grazie ai crescenti livelli di export, il settore agroalimentare italiano continua a conquistare anche i mercati internazionali.
Questo lavoro per lo più lontano dai riflettori diventa visibile grazie all’idea di FeedEconomy. Un vero e proprio indicatore economico, che va oltre il semplice dato numerico per assumere un valore anche commerciale e culturale. FeedEconomy offre una visione integrata dell’intera filiera, partendo dal mangime e arrivando fino ai prodotti finali come latte, carne, uova, pesce e tutti i loro derivati. Questo approccio abbraccia ogni aspetto, fino a toccare anche dettagli apparentemente quotidiani, come il cornetto che mangiamo al mattino o la crema del dolce che acquistiamo la domenica in pasticceria, evidenziando l’interconnessione tra la mangimistica e la qualità della nostra vita.
L’obiettivo è offrire una nuova prospettiva per comprendere a fondo l’importanza cruciale dell’alimentazione animale: attorno al mangime si sviluppa infatti una filiera complessa come quella agro-zootecnica-alimentare.
Assalzoo – L’Associazione che raccoglie le industrie mangimistiche italiane ha intrapreso da qualche anno un processo capace di esplicitare, secondo una dinamica orizzontale, le diverse componenti che esistono al suo interno: produzione di mangimi per le varie specie animali, produzione di additivi, special ingredients e produzione di pet-food. Questa decisione si motivava dalla necessità di rendere esplicita la complessità di un settore che contiene al suo interno diverse eccellenze.
Feed Economy – La FeedEconomy è il secondo pilastro della strategia associativa e si muove in senso verticale, attraversando tutti gli elementi che compongo la filiera alimentare:
- settore agricolo: le materie prime agricole sono il primo pilastro e il punto di partenza dell’interno processo di trasformazione e valorizzazione;
- allevamento: direttamente connessi alla produzione degli alimenti zootecnici sono gli allevamenti, espressione di un sapere codificato da millenni che ha caratterizzato e continua a caratterizzare la presenza stessa dell’uomo sulla terra;
- trasformazione industriale: i prodotti derivanti dall’allevamento (carni, latte e uova, pesce e tutti i loro prodotti derivati) divengono oggetto di un processo di trasformazione nel quale l’Italia può vantare vari primati a livello internazionale, tra cui le indiscusse eccellenze che costituiscono quella che viene definita la Dop Economy, che ha nella zootecnia una componente fondamentale apprezzata e conosciuta in tutto il mondo;
- distribuzione alimentare: nella molteplicità dell’offerta alimentare spesso si perde di vista la grande quantità alimenti costituiti da almeno una componente di prodotti che provengono dall’allevamento. La categoria della FeedEconomy vuole avere come fine anche quello di superare questa dimenticanza e questo errore di valutazione;
- Ho.re.ca: il consumo alimentare fuori casa è la perfetta esemplificazione della quotidianità del rapporto con gli alimenti di origine animale. Dietro quasi ogni acquisto alimentare c’è il filo rosso che collega la complessa filiera alimentare dal primo anello al consumatore finale – ad esempio dal mais, al mangime, al latte, fino alla crema pasticcera. Ovvero, c’è la FeedEconomy.