“Finalmente parole coraggiose che aprono un dibattito maturo e obiettivo sull’uso degli Ogm in agricoltura. I Paesi che hanno intrapreso la strada della ricerca e delle applicazioni dell’ingegneria genetica, come il Brasile o l’Argentina, da cui importiamo grandi quantità di farina di soia in Italia e in Europa, non solo non hanno avuto danni per la biodiversità, ma sono anche quelli la cui economia sta crescendo di più”. È il commento di Assalzoo, Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici, alle parole del ministro dell’Ambiente Corrado Clini che, in un’intervista sul Corriere della Sera, apre ad una “seria riflessione che deve coinvolgere la ricerca e la produzione agricola sul ruolo dell’ingegneria genetica e di alcune possibili applicazioni degli Ogm”.
“È bene ricordare, inoltre, – prosegue Assalzoo – che pur non potendole coltivare, è dal 1996 che in Italia importiamo e utilizziamo in completa sicurezza materie prime Ogm essenziali per moltissime nostre produzioni agroalimentari”.
Uno dei “paradossi” su cui si è soffermata l’intervista è il “grave danno” creato dalla “paura che venga alterata la tipicità dei nostri prodotti agricoli”, mentre “senza l’ingegneria genetica oggi non avremmo alcuni fra i nostri prodotti più tipici”, ha continuato il ministro, ricordando che “il grano duro, il riso Carnaroli, il pomodoro San Marzano, il basilico ligure, la vite Nero D’Avola, la cipolla rossa di Tropea, il broccolo romanesco sono stati ottenuti grazie agli incroci e con la mutagenesi sui semi”.
Non bisogna dimenticare, dice il Ministro, che “gli Ogm sono importanti per creare specie resistenti a condizioni estreme in zone marginali soggette a dissesto idrogeologico e alla siccità” che in alcune zone d’Italia, come gli Appennini, potrebbero evitare le frane che colpiscono periodicamente i nostri territorio e che la posizione contro gli Ogm “da sempre compromette, in generale, la ricerca sull’ingegneria genetica applicata all’agricoltura, e alla farmaceutica, e anche a importanti questioni energetiche”.
Per Assalzoo occorre riattivare la ricerca sulla quale l’Italia è divenuta fanalino di coda ed è importante che lo scontro ideologico venga superato; per questo l’Associazione guarda positivamente al confronto che si è aperto all’interno dell’Unione Europea grazie alla proposta della presidenza danese che punta a concedere l’autorizzazione all’uso di Ogm, lasciando agli Stati membri il potere di decidere se vietarlo o meno. Se ne tornerà a parlare a Bruxelles dopo giugno, “sostanzialmente dopo le elezioni francesi”, ha annunciato il Ministro, concludendo che a suo parere “la direzione di lasciare lavorare l’Ue sull’ingegneria genetica, anche nel settore degli Ogm, non verrà abbandonata”.
co.col.