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Dalle larve dei coleotteri le proteine per i mangimi di domani

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In futuro ci sarà sempre più bisogno di proteine a fronte di una popolazione sempre maggiore, un bisogno concreto sia con riferimento all’alimentazione per l’uomo che a quella animale. Da tempo gli insetti sono stati individuati come una possibile alternativa alle proteine oggi comunemente in uso. Tra questi anche le larve dei vermi della farina, una specie di coleotteri. Una recente ricerca della Indiana University di Indianapolis (Usa) ha mappato il genoma di questi insetti fornendo così uno strumento prezioso per chi volesse ulteriormente investire nel loro allevamento di massa. 

La ricerca è stata pubblicata su Journal of Insects as Food and Feed.

Selezionare i tratti migliori per la produzione di massa

Negli ultimi anni l’attenzione verso il mondo degli insetti come alimento si è fatta via via sempre più forte. In molti Paesi di Asia, Africa e America del Sud l’entomofagia è praticata da tempo e gli insetti sono un alimento comune nella dieta di circa due miliardi di individui. Con i ritmi di crescita della popolazione sempre più rapidi (9,7 miliardi di persone stimate per il 2050) e la conseguente crescita della domanda di proteine animali, si sta lavorando per individuare delle fonti proteiche diverse da quelle tradizionali. Fonti proteiche da utilizzare anche per la produzione di alimenti per animali

“La popolazione umana – ricorda Christine Picard, ricercatrice alla guida degli autori di questo studio – continua ad aumentare e lo stress sulla produzione di proteine sta salendo a un tasso insostenibile, per non considerare il cambiamento climatico”. 

Sono stati compiuti rilevanti passi in avanti riguardo alla produzione di insetti per un consumo di massa ma le sfide sono ancora tante, si legge nell’articolo di ricerca. Tra queste l’ottimizzazione di tratti come il tasso di crescita e la fecondità. Per facilitare l’ottimizzazione di queste caratteristiche è preziosa la conoscenza approfondita del genoma degli insetti. E il contributo della ricerca dell’Indiana University va proprio in questa direzione. 

Protagonista del lavoro dei ricercatori è lo stadio larvale del Tenebrio molitor, la tarma o verme della farina. Le sue larve hanno diverse caratteristiche utili in campo agricolo. Per prima cosa, appunto, l’elevato contenuto proteico e la relativa facilità di ‘allevarle’ – tra l’altro in modo sostenibile – che le hanno rese un ingrediente per il pet-food da oltre sessant’anni. Di recente, invece, si sta guardando a loro come un supplemento per l’acquacoltura e l’industria avicola. Infine sono in grado di scomporre materiali organici incluse le micotossine e poi producono escrezioni ricche di nitrogeno e quindi ideali come fertilizzanti organici.

Questi insetti sono “parte della dieta naturale di molti organismi. Piacciono ai pesci, ad esempio”, aggiunge la ricercatrice. “Ai polli piacciono gli insetti e forse un giorno anche all’uomo visto che sono una fonte alternativa di proteine”

Un potenziale ingrediente per mangimi

Di recente – si legge nello studio – si è dimostrato che le larve di questi coleotteri possono essere sottoposte a selezione per ottenere tratti desiderabili al fine di un potenziale commercio su larga scala. C’è ovviamente bisogno di una conoscenza più avanzata del loro patrimonio genetico. Questa ricerca ha fornito una bozza del genoma delle larve. Gli scienziati hanno utilizzato delle particolari tecnologie in grado di ottenere porzioni meno frammentate rispetto alle tecnologie standard evitando l’alto tasso di errore tipico di tecnologie che sequenziano lunghe sequenze di basi.

L’operazione è stata complessa: “I genomi degli insetti sono difficoltosi e più si ottengono sequenze più lunghe di Dna più si possono assemblare migliori genomi”, conclude Picard. Questa bozza di genoma – si legge infine nella ricerca – potrebbe così facilitare gli sforzi in atto per ottimizzare la produzione massiccia di queste larve anche come fonte proteica per la produzione di alimenti e come ingrediente per mangimi.

 

 Foto: Pixabay

redazione