Alleggerire la dieta delle mucche da latte per farle rimanere gravide prima: è quanto emerge da uno studio dell’Università dell’Illinois (Usa) secondo cui, contrariamente a quanto creduto finora – ovvero che una mucca prima del concepimento abbia bisogno di un apporto energetico più elevato – se le mucche nel periodo precedente la gravidanza mangiano il 20% di calorie in meno riescono a rimanere gravide con dieci giorni di anticipo. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Diary Science.
Phil Cardoso, primo autore dello studio, spiega che il risultato di questa ricerca è frutto di una scoperta casuale in seguito alla quale ha deciso di andare a fondo mettendo a punto uno studio apposito. Ha così utilizzato i dati provenienti da sette esperimenti completati nell’università tra 1993 e il 2010, costruendo un database in grado di ricostruire stato di salute, alimentazione e numero di gravidanze di 408 mucche.
Incrociando i dati raccolti il team guidato da Cardoso ha messo in evidenza che, in media, le vacche alimentate riducendo del 20% la quantità di calorie normalmente somministrate prima del concepimento rimangono incinte con circa 10 giorni di anticipo (ovvero in media 157 giorni contro 167) rispetto alle mucche alimentate secondo tradizione. Non solo: i due gruppi di mucche hanno mostrato, nel periodo intorno al parto, un ridotto consumo di energia a causa dello stress subito, ma il calo è stato 4 volte più alto – pari a circa il 30% – nelle mucche alimentate ad alto contenuto energetico rispetto al 7% delle mucche alimentate con la dieta più leggera. In ultimo, i ricercatori hanno anche notato che, dopo il parto, le mucche che seguivano l’alimentazione più leggera riprendevano con maggiore facilità a mangiare di più per riprendersi dallo stress: e questo è un bene, conclude Cardoso, perché “le mucche che mangiano molto appena dopo il parto si riprendono meglio”.
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m.c.