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Disarm Project, l’iniziativa europea contro l’antibiotico-resistenza

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Assicurare il benessere agli animali, prevenire le infezioni, usare in modo appropriato i farmaci antibiotici. Queste azioni rientrano nel piano Disarm, il progetto di ricerca nato per supportare l’esecuzione pratica negli allevamenti delle soluzioni per il contrasto all’antimicrobico-resistenza. Disarm sta per Dissemination of Innovative solutions on Antibiotic resistance management, Divulgazione di Soluzioni innovative sulla gestione dell’antibiotico-resistenza. Un progetto nato nel gennaio 2019 e finanziato dall’Unione europea al quale parteciperanno 40 aziende agricole da otto Paesi. Gli allevamenti coinvolti sono suinicoli, avicoli e di bovini/ovini da latte. 

L’idea è che per ridurre il bisogno di antibiotici bisogna eseguire un piano per il benessere animale. Animali in buone condizioni, sani, ben nutriti che vivono in allevamenti accuratamente gestiti sono animali che hanno meno bisogno di farmaci. In ogni allevamento lavorerà un Farm Animal Health Team composto dall’allevatore, dal veterinario, dal consulente in materia di mangimi e da un coach che assista l’allevatore stesso. Il piano sarà attuato nel rispetto della sostenibilità finanziaria.

Il piano pone l’accento sulla prevenzione anche attraverso l’utilizzo di prodotti alternativi, dai vaccini ai probiotici/prebiotici dai batteriofagi agli acidi organici. Ma anche a pratiche di gestione innovativa compreso il miglioramento della biosicurezza. I casi di studio confluiranno in uno strumento che sarà reso disponibile agli allevatori, ai coltivatori e ai consulenti che lo vorranno. Ci sarà inoltre una Community of Practice, una sorta di forum in cui tutti – dagli allevatori ai mangimisti ai veterinari – potranno scambiarsi conoscenze e discutere esperienze pratiche, risultati di progetti di ricerca, soluzioni innovative ecc. relativi a dieci argomenti. 

Disarm Project è di durata triennale ed è coordinato dall’Ilvo, Institute for Agricultural, Fisheries and Food Research (Belgio). I partner partecipanti provengono da Olanda, Belgio, Francia, Lettonia, Danimarca, Spagna, Regno Unito, Grecia.

 

Foto: Pixabay

red.