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Efficienza nell’uso dell’azoto: il nuovo rapporto FAO evidenzia criticità e soluzioni

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Un recente rapporto pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per il cibo e l’agricoltura (FAO) mette in evidenza la necessità di migliorare l’efficienza nell’uso dell’azoto in agricoltura per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la produttività agricola. L’uso inefficace dell’azoto rappresenta una delle principali cause di inquinamento del suolo e delle acque, oltre a contribuire al cambiamento climatico.

Secondo il rapporto, attualmente solo il 42% dell’azoto utilizzato in agricoltura viene effettivamente assorbito dalle colture, mentre il resto si disperde nell’ambiente sotto forma di emissioni di gas serra e contaminazione delle falde acquifere. Questo dato evidenzia la necessità di adottare pratiche più sostenibili per ridurre lo spreco di fertilizzanti e aumentare la resa produttiva.

Per migliorare l’efficienza dell’azoto, la FAO raccomanda l’uso mirato dei fertilizzanti, applicandoli nella giusta quantità e nei momenti ottimali del ciclo colturale. Il miglioramento delle pratiche agricole, come la rotazione delle colture e l’uso di colture di copertura, può contribuire a ridurre la perdita di nutrienti. Inoltre, l’adozione di innovazioni tecnologiche, tra cui fertilizzanti a rilascio controllato e sensori per il monitoraggio dei suoli, può ottimizzare l’impiego dell’azoto e limitare gli sprechi.

Implicazioni per il futuro

L’efficienza dell’uso dell’azoto, sostiene la FAO, è cruciale per garantire la sicurezza alimentare globale e ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura. Con il continuo incremento della popolazione mondiale, un uso più responsabile di questo elemento essenziale può contribuire a rendere i sistemi agricoli più sostenibili e resilienti.

Il rapporto FAO invita i governi e gli agricoltori ad adottare misure concrete per migliorare la gestione dell’azoto, sottolineando come queste azioni possano generare benefici economici e ambientali a lungo termine.