Eliminare alcuni geni per rendere il grano insensibile agli attacchi dello Yellow spot e della Septoria nodorum blotch, due noti funghi che affliggono le coltivazioni di grano responsabili di cospicue perdite annue, e mantenere così la coltura “libera da malattia”, aumentando le rese: ci è riuscito un gruppo di ricercatori australiani della Curtin University guidati da Richard Oliver, direttore dell’Australian Centre for Necrotrophic Fungal Pathogens (ACNFP) di Curtin.
La presenza del solo Yellow spot, in Australia, è responsabile della perdita – nonostante l’applicazione di specifiche sostanze fungicide – di più di 0,35 tonnellate di frumento per ettaro. Per un’azienda agricola di medie dimensioni (circa 4000 ettari), spiegano gli studiosi, questo significa una perdita di quasi 500 mila dollari all’anno – pari a circa 212 milioni di dollari per tutto il settore agricolo australiano.
Dallo studio, pubblicato su Plant Pathology, emerge che eliminando specifici geni questi due funghi non riescono più ad attecchire alle piante di grano: “Grazie alla nostra scoperta le perdite dovute a questi funghi sono risultate ridotte del 60-80% – spiega Oliver –. Questa tecnologia consente un miglioramento della salute della coltura e sostiene la resistenza della pianta senza compromettere le tasche degli agricoltori. Inoltre grazie a questa nuova metodica gli imprenditori agricoli hanno più tempo e risorse da dedicare alle rese dei raccolti, concentrandosi su altre problematiche come, ad esempio, la resistenza al gelo”.
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Miriam Cesta