Home Legislazione Etichettatura mangimi: un’altra occasione per supportare al meglio le nostre aziende associate

Etichettatura mangimi: un’altra occasione per supportare al meglio le nostre aziende associate

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Dopo la pubblicazione del Reg. UE n. 2017/2279 recante la modifica ad alcuni importanti allegati del Reg. CE n. 767/2009 sull’immissione in commercio e sull’uso dei mangimi, si è acuito l’interesse degli operatori per le disposizioni normative di etichettatura degli alimenti per animali. Senz’altro, negli anni, si era rimasti focalizzati soprattutto sulle allegazioni (c.d. claims) ma quest’ultimo recente provvedimento comunitario ha fatto sì che si ponesse nuovamente attenzione alle prescrizioni obbligatorie da apporre sull’etichetta, in particolare alla modalità di dichiarazione degli additivi inclusi in un mangime.

Vi è da considerare inoltre che, per gli operatori, i tempi di adeguamento alla norma sono abbastanza limitati: infatti il Reg. UE n. 2017/2279, entrato in vigore ed in applicazione facoltativa dal 1°gennaio 2018, diverrà cogente dal 1°gennaio 2019 per il settore mangimistico degli animali da produzione alimentare e dal 1° gennaio 2020 per gli animali da compagnia. Come di consueto, la diversa temporalità di applicazione per i due settori specifici è stata stabilita dalla Commissione UE in base alle notevoli differenze di modalità operativa riguardanti la tipologia di commercializzazione, di imballaggi ed etichette utilizzati in questi ambiti, apparentemente vicini per argomenti trattati ma lontani per importanti caratteristiche. Per entrambi i comparti sono comunque definite analoghe misure transitorie della norma, fatte salve le suddette differenti date da osservare: i mangimi etichettati fino al giorno antecedente all’entrata in applicazione obbligatoria in conformità alle anteriori disposizioni potranno rimanere sul mercato fino ad esaurimento delle scorte.

Le modifiche più rilevanti apportate dal Reg. UE n. 2017/2279, già evidenziate agli associati mediante informative interne, riguardano alcune prescrizioni specifiche che agevolano i produttori di mangimi nell’etichettatura ma anche i consumatori nella scelta del prodotto.

Premesso ciò, e su richiesta di diversi associati, abbiamo pensato di organizzare alcuni incontri al fine di realizzare un’occasione di divulgazione, approfondimento e confronto sulle imminenti novità normative e sui dubbi applicativi finora riscontrati. Fin dall’inizio, la forma di workshop in numero ristretto di persone (massimo 15 per ogni giornata) ci è sembrata fosse l’idea migliore per facilitare il dialogo e lo scambio fra i partecipanti; sinora, di fatto, erano stati organizzati seminari e convegni a livello nazionale, ma un contesto più circoscritto e meno formale avrebbe sicuramente incentivato le domande e gli interventi di chiarimento. Inoltre la scelta di prediligere la nostra sede di Roma come luogo di incontro avrebbe rappresentato l’occasione per far conoscere agli associati l’ambiente da cui operiamo e le professionalità messe a disposizione da Assalzoo a supporto delle aziende mangimistiche, in modalità “porte aperte”.

Quindi non più l’ordinaria consulenza one-to-one svolta nel quotidiano tramite telefono o posta elettronica ma un momento di incontro fisico, diretto, fra chi chiede e chi risponde, allo scopo di rafforzare e consolidare la relazione con Assalzoo e promuovere lo spirito associativo anche fra le aziende del settore.

Dalla nostra previsione iniziale di tre workshop, le richieste sopraggiunte di partecipazione sono aumentate progressivamente e siamo arrivati ad attivare e finalizzare sei giornate per un totale di 75 partecipanti. Piccole, medie e grandi imprese provenienti da numerose Regioni e molteplici realtà italiane si sono avvicendate con la rappresentanza dei rispettivi delegati tecnici e commerciali, maggiori e principali esponenti di un mercato importante nel panorama della mangimistica nazionale.

Ogni giornata formativa ha considerato due focus prioritari introdotti dai referenti dell’area tecnica, Filomena Bifulco e Francesca Russo, in presenza del Segretario generale Lea Pallaroni. A partire dallo status delle materie prime e degli additivi autorizzati per mangimi e dal pertinente esercizio di consultazione dei testi fondamentali di riferimento (rispettivamente Catalogo e Registro), si passava ad esaminare la conforme etichettatura degli alimenti per animali sia da produzione alimentare sia da compagnia, ovvero mangimi semplici, completi e complementari, contenenti o meno additivi.

Sono state ricordate anche le disposizioni relative alle allegazioni e l’importanza dei Codici di Buona Pratica di Etichettatura, promossi dall’Industria mangimistica europea (FEFAC per gli alimenti per animali da produzione alimentare e FEDIAF per quelli da compagnia) ed approvati dalla Commissione UE, a sostegno dell’armonizzazione delle regole di mercato, della trasparenza e correttezza di informazione al consumatore. In particolare sono state illustrate anche le tipologie di comprova per le differenti “classi” di allegazioni oltre alle recenti discussioni sui claims veterinari, a livello nazionale ed europeo.

I temi discussi hanno destato anche l’interesse di aziende non ancora associate che hanno potuto constatare e valutare i servizi messi a disposizione da Assalzoo, volti a facilitare l’operatività in questo settore spesso oggetto di attenzione, a monte dell’industria alimentare ma con la quale condivide importanti tematiche: la sicurezza alimentare, la sostenibilità e la fiducia del consumatore.

Come previsto, l’atmosfera meno formale ha facilitato il dialogo costruttivo ed i partecipanti, soddisfatti dalla nuova modalità di interazione e dalle presentazioni dei relatori, hanno posto dubbi e ricevuto risposte condivise dall’Associazione anche sulla base dei costanti confronti fra Assalzoo ed Autorità nazionali competenti. Le presentazioni, volute dai partecipanti in quanto utile strumento di consultazione e lavoro, sono state trasmesse con richiesta di condivisione esclusiva ai colleghi aziendali ma non di divulgazione a consulenti, collaboratori esterni, fornitori, clienti, altre aziende e prestatori di servizi. Confidiamo che in futuro tale modalità di interazione possa richiamare l’interesse di tutti i nostri associati, anche di coloro che meno interagiscono con l’Associazione.

Foto: © Monkey Business – Fotolia.com

Francesca Russo