Il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il manuale con le condizioni d’uso del NutrInform Battery, il sistema di etichettatura fronte-pacco adottato dall’Italia. Il marchio è stato proposto come alternativa all’etichetta a semaforo francese, il Nutriscore, per l’adozione di un sistema di etichettatura armonizzata nel mercato unico. Istituito con decreto congiunto di Mise, ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e ministero della Salute, il marchio è entrato ufficialmente in vigore lo scorso dicembre.
Il suo utilizzo da parte dei produttori e distributori di prodotti alimentari commercializzati in Italia e nel mercato comune europeo è volontario è gratuito. Nel manuale sono contenute anche le indicazioni sulla sua progettazione, presentazione e posizionamento.
Indicazioni nutrizionali con riferimento a dieta bilanciata
La caratteristica fondamentale del NutrInform è l’indicazione delle informazioni nutrizionali per l’energia e per alcuni nutrienti (grassi, grassi saturi, zuccheri e sale) su porzioni effettive e non su 100 grammi o 100 millilitri. Solo per l’energia è espresso il valore contenuto in 100 gr o 100 ml del prodotto su cui è apposto il marchio. Tutte le informazioni nutrizionali sono espresse anche in percentuale rispetto all’assunzione di riferimento. In questo modo il consumatore sa chiaramente quanto della quantità di energia o nutriente dell’assunzione di riferimento è assunta con una o più porzioni di un determinato prodotto, sempre all’interno di una dieta varia ed equilibrata, come quella mediterranea. Graficamente è rappresentata con il riempimento di una batteria.
Nel corso degli ultimi anni, in particolare nel 2020, proprio sul sistema di etichettatura fronte-pacco si sono registrate posizioni contrarie nelle istituzioni europee tra i Paesi Ue a sostegno o meno di un’etichettatura a semaforo. Al Consiglio Agrifish dell’Ue dello scorso 15 dicembre l’Italia ha votato no al documento della presidenza tedesca che conteneva indicazioni sull’etichettatura. In quell’occasione è stato ribadita l’opposizione a un marchio come il Nutriscore che esprime un giudizio positivo o negativo, con lettere e colori, sui prodotti agroalimentari, prendendo a riferimento porzioni di 100 grammi. Secondo il governo italiano un sistema del genere penalizza i prodotti tipici del Made in Italy agroalimentare.
Sempre in quel Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dei Paesi Ue, l’Italia, con Grecia e Repubblica Ceca, ha fatto mettere a verbale i tre principi imprescindibili riguardo a una futura etichettatura armonizzata a livello europeo: la volontarietà, il carattere informativo e, appunto, l’esclusione delle Dop e Ig.
Federalimentare: “La migliore etichettatura”
La posizione del governo italiano è condivisa ampiamente da diversi rappresentanti della filiera agroalimentare, a cominciare dal sindacato unitario europeo Copa-Cogeca fino alle organizzazioni del settore italiano, da Confagricoltura a Coldiretti a Cia, favorevoli dunque a un tipo di etichettatura non penalizzante e non fuorviante per il consumatore.
Dopo la pubblicazione del manuale d’uso del NutrInform Battery, il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio ha auspicato un “ampio utilizzo tra le aziende del food & beverage di questa etichetta”. Il ricorso al nuovo marchio italiano è – secondo l’associazione dell’industria alimentare italiana – un’opportunità per dimostrare i suoi benefici, ovvero “che il nostro è il sistema di etichettatura migliore per una conoscenza veritiera e approfondita di ciò che il consumatore compra e poi mette in tavola”, conclude Vacondio.
Foto: Pixabay