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Fao: 6 funzioni fondamentali svolte dal suolo

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Nel 2015 è stato celebrato l’“Anno internazionale del suolo”, diretto a evidenziare il ruolo fondamentale del terreno per la sussistenza umana. Dalla sua salute dipende, infatti, l’intera produzione agricola, alimentare e zootecnica, la crescita della vegetazione e il filtraggio dell’acqua potabile. In occasione della celebrazione, la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha invitato tutti a tenere presente sei funzioni essenziali svolte dal suolo

1. Filtra l’acqua. Il terreno intrappola le infiltrazioni di acqua inquinata, impedendone l’arrivo alle sorgenti sotterranee. In questo modo, protegge da contaminazioni l’acqua potabile. Inoltre, il suolo immagazzina l’acqua piovana, rendendola disponibile per le colture. Circa l’80% dell’acqua utilizzata per innaffiare i campi agricoli è, infatti, di origine piovana.

2. Favorisce l’adattamento ai cambiamenti climatici. Se gestito in modo sostenibile, il suolo può mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici immagazzinando carbonio e diminuendo il rilascio di gas serra nell’atmosfera. In particolare, i terreni possono imprigionare circa 20 PgC (petagrammi di carbonio) in 25 anni, oltre il 10% delle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane.

3. È fondamentale per la crescita della vegetazione. Il terreno fertile favorisce lo sviluppo delle piante, alle quali fornisce sostanze nutritive e acqua. Inoltre, ne protegge le radici. Il contenuto nutrizionale di una pianta è, infatti, direttamente correlato al contenuto di nutrienti del suolo. In cambio, la vegetazione previene il degrado del suolo e la desertificazione.

4. Ospita diverse varietà di esseri viventi. Nessuna parte del pianeta è popolata densamente come il suolo. In un metro quadro di terreno forestale è possibile trovare oltre 1000 specie di invertebrati.

5. È fondamentale per garantire la sicurezza alimentare. Un terreno in salute permette di produrre alimenti sani. La disponibilità di cibo deriva, infatti, dalla fertilità e dalla salubrità del terreno.

6. È una risorsa non rinnovabile. Non basta la durata di una vita umana per recupaerare la perdita e il degrado di un terreno. La gestione sostenibile del suolo agricolo e la produzione sostenibile delle colture risultano, pertanto, indispensabili per invertire la tendenza al degrado del suolo e per garantire l’attuale e la futura fornitura di alimenti sicuri. Attualmente il 33% dei terreni è lievemente o fortemente degradato a causa dell’erosione, dell’esaurimento delle sostanze nutritive, dell’acidificazione, della salinizzazione, della compattazione e dell’inquinamento chimico. 

Foto: © Andrey Kuzmin – Fotolia

n.c.