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Fao, 7 azioni utili per ridurre gli sprechi alimentari

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Circa un terzo del cibo destinato all’alimentazione umana non raggiunge la tavola dei consumatori. Ad affermarlo è la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), che spiega che gli sprechi alimentari non si fermano a ciò che resta nel piatto. La maggior parte avviene “dietro le quinte”, lungo la catena alimentare. Attualmente, spiega l’Organizzazione, oltre il 40% delle perdite alimentari nei paesi in via di sviluppo si verifica nelle fasi di post-raccolta e lavorazione. Nei paesi industrializzati, invece, oltre il 40% degli sprechi avviene nella fase di vendita al dettaglio e sulle tavole dei consumatori. Capire quando e dove lo spreco di cibo si verifica è importante per realizzare sistemi alimentari più sostenibili. Per questo motivo, la Fao ha stilato un elenco di 7 azioni utili che potrebbero aiutare a ridurre gli sprechi alimentari.

1) Compilare la lista della spesa
Una persona su tre va a fare la spesa senza aver compilato la lista di cosa gli serve. Di conseguenza, può capitare che ceda agli “acquisti d’impulso”, comprando alimenti che non verranno mai consumati. Sarebbe invece opportuno pianificare i pasti e, successivamente, scrivere cosa serve per prepararli. Inoltre, chi vive da solo non dovrebbe acquistare le “confezioni famiglia”, mentre chi non ama cucinare dovrebbe evitare gli alimenti che richiedono una cottura.

2) Scegliere vegetali “brutti”
Molti frutti e ortaggi vengono buttati perché caratterizzati da un aspetto poco invitante. Tuttavia, sono buoni e nutrienti come gli altri. Gli esperti ritengono che se le persone riuscissero ad accantonare i criteri estetici, si potrebbe evitare lo spreco di molti vegetali “bruttini” ma in ottime condizioni.

3) Controllare il funzionamento del frigorifero
Gli esperti sottolineano l’importanza di verificare il corretto funzionamento del frigorifero, perché è necessario conservare gli alimenti a una temperatura compresa tra 1 e 5 gradi centigradi per mantenerli freschi a lungo.

4) Sistemare gli alimenti in fondo allo scaffale
Si consiglia di posizionare i prodotti con la data di scadenza più vicina sulla parte anteriore del ripiano, e di riporre gli ultimi acquisti nella parte posteriore. Così, quando si cucina, si tenderà a utilizzare i prodotti acquistati in precedenza.

5) Verificare la data di scadenza
Gli esperti evidenziano la differenza tra le diciture: “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. I cibi caratterizzati dalla prima scritta potrebbero essere pericolosi se consumati dopo la data di scadenza. Invece, quelli accompagnati dalla parola “preferibilmente” possono essere mangiati anche un po’ di tempo dopo, purché siano integri e conservati in condizioni ottimali.

6) Riciclare gli avanzi
Riciclare gli avanzi per creare o arricchire nuovi piatti consente di consumare tutto ciò che si è acquistato. Ma se ci si annoia a mangiare la stessa cosa per due giorni di seguito, basta congelarli.

7) Usare gli scarti per concimare le piante
Alcuni scarti alimentari, come le foglie esterne di alcuni ortaggi e le bucce della frutta, non possono essere consumati. In questo caso, gli esperti consigliano di metterli nella compostiera, per ottenere un concime naturale per le piante da giardino e d’appartamento.

 

Foto: Pixabay

n.c.