Per fronteggiare i cambiamento climatici, i paesi dovrebbero imparare a conservare meglio e a usare in modo più sostenibile le risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura. Per aiutarli a svolgere questo compito, la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha pubblicato le linee guida: “Voluntary guidelines to support the integration of genetic diversity into national climate change adaptation planning”. Il documento intende supportare le autorità nazionali nell’elaborazione dei piani volti a definire le misure di adattamento ai cambiamenti climatici.
A costituire le risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura sono tutte le piante, gli animali, le foreste, le risorse acquatiche, i microrganismi e gli invertebrati che rivestono un ruolo nella produzione alimentare e animale. Secondo la Fao, la loro composizione genetica li rende fondamentali per affrontare le sfide poste dalle modifiche del clima. Per esempio, l’adeguata conservazione e l’impiego corretto delle risorse genetiche vegetali può garantire la fornitura di semi in grado di resistere o addirittura prosperare in condizioni critiche, come aridità, gelo, alluvioni e forte salinità del terreno. Questo può capitare anche ad alcuni tipi di bestiame, che se allevati in contesti difficili tendono ad adattarvisi.
La Fao evidenzia che pianificare la corretta gestione delle risorse genetiche potrebbe permettere di realizzare sistemi produttivi agricoli e alimentari più resistenti. Sottolinea che se non s’interverrà al più presto, nel 2050 i raccolti di alcuni cereali primari potrebbero essere inferiori del 25% rispetto a quelli attuali. L’Organizzazione invita, quindi, i diversi paesi a preservare e promuovere l’uso sostenibile delle varietà vegetali e animali. Inoltre, li incoraggia ad accumulare e conservare le varietà selvatiche delle principali colture alimentari.
“Occorre assicurare e mobilitare le risorse genetiche adesso per avere alternative nel futuro – spiega Irene Hoffmann, Segretaria della Commissione intergovernativa sulle risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura della Fao -. Bisogna progettare strategie di conservazione efficaci, sistemi informativi e metodi di utilizzo più efficienti. E occorre pianificare. Ma è necessario stanziare dei finanziamenti per supportare i paesi in questo processo”.
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