I negoziati commerciali internazionali dovrebbero impegnarsi ad assicurare la sicurezza alimentare in tutto il mondo. Lo sostiene José Graziano da Silva, Direttore Generale dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (Fao), evidenziando che gli scambi internazionali dovrebbero essere guidati dalla volontà di garantire la sicurezza degli alimenti commerciati e di attuare misure che avvantaggino gli agricoltori poveri dei paesi in via di sviluppo.
Il DG della Fao ricorda che a dicembre i funzionari di tutto il mondo si riuniranno a Buenos Aires (Brasile) per partecipare alla “World Trade Organization Ministerial Conference”. In quest’occasione, da Silva ritiene che dovrebbe essere affrontato il tema dell’e-commerce dei prodotti alimentari e valutato con attenzione il fatto che la rapida espansione del commercio internazionale di cibo continua a essere un problema cruciale. Inoltre, reputa necessario dare la priorità alla discussione degli accordi globali sugli atti commerciali bilaterali e regionali che sono proliferati negli ultimi anni. “Dobbiamo puntare – afferma Graziano da Silva – a compiere un passo avanti verso un sistema commerciale globale inclusivo, equilibrato ed equo”.
Il Direttore sottolinea, inoltre, che l’80% del cibo prodotto a livello mondiale viene realizzato dagli agricoltori familiari, e che molti di loro versano in condizioni difficili. Di conseguenza, evidenzia la necessità che le politiche e le regole del commercio internazionale non finiscano per danneggiarli ulteriormente, ma possano avvantaggiarli. Infine, esprime l’esigenza di realizzare un sistema commerciale equo, basato sulle norme fissate dalla World Trade Organization, che permetta di garantire la sicurezza dei prodotti agricoli e alimentari venduti in tutto il pianeta.
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