Migliorano le stime sulla produzione cerealicola. Secondo la Fao nel 2018 l’offerta sarebbe pari a 2.610 milioni di tonnellate, un livello maggiore di quello precedentemente stimato. Il dato è contenuto nell’ultimo Bollettino sull’offerta e la domanda mondiale di cereali. Tuttavia, se le previsioni dovessero essere confermate, la produzione farebbe registrare un calo dell’1,5% sull’anno scorso.
Per quanto riguarda le singole colture, anche la produzione di grano è stimata in aumento rispetto al mese precedente: 754,1 milioni di tonnellate. Il rialzo previsto è correlato alle migliori prospettive in diversi grandi Paesi produttori. La produzione di cereali secondari è invece a quota 1.345 milioni di tonnellate, in calo del 3,2% rispetto all’anno scorso in parte per gli spostamenti degli agricoltori verso colture più redditizie e per le condizioni di clima secco in alcune zone.
Numeri positivi anche per il riso. La produzione mondiale è stimata in aumento dell’1,3% rispetto al 2017, con un nuovo record di 511,3 milioni di tonnellate. Le previsioni riflettono le migliori prospettive del mercato in India.
Nel nuovo rapporto l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura illustra anche le previsioni sull’utilizzo dei cereali e sul commercio. Anche su questo fronte è previsto un livello record per il prossimo anno. Le previsioni per le scorte di cereali globali al termine della stagione produttiva nel 2019 sono aumentate del 5% dall’ultimo rapporto, raggiungendo 772 milioni di tonnellate. La correzione è figlia soprattutto dell’aggiustamento al rialzo delle stime storiche delle scorte di granturco cinese. Tuttavia, nonostante l’aumento mensile, le scorte mondiali di cereali sarebbero ancora scese del 5,4% dal loro livello di apertura.
Infine, in base alle nuove stime, il rapporto tra gli stock finali e le utilizzazioni interne di cereali (stock-to-use-ratio) è fissato al 28,5%, in leggero calo rispetto alla stagione 2017/18.
Foto: ©_mozZz_Fotolia
redazione