La FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, sta promuovendo investimenti privati e partenariati pubblico-privati (PPP) per rendere i sistemi agroalimentari più efficienti, inclusivi e sostenibili. Lo ha annunciato la stessa FAO durante il Partnerships and Investment Forum di Tashkent, dove il Direttore Generale dell’agenzia Qu Dongyu ha sottolineato l’importanza di queste collaborazioni per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), in particolare SDG1 (Sconfiggere la Povertà), SDG2 (Fame Zero) e SDG10 (Ridurre le Disuguaglianze).
I Paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare (LLDC), come l’Uzbekistan, affrontano sfide significative legate alla loro posizione geografica, con costi elevati di trasporto e infrastrutture. Tuttavia, attraverso la cooperazione con un’ampia gamma di partner, questi Paesi possono superare tali ostacoli, migliorare la produttività agricola e promuovere la crescita economica.
Qu ha evidenziato l’importanza di creare un ambiente favorevole per gli investimenti nel settore agroalimentare, caratterizzato da stabilità e inclusività. La FAO, insieme ai suoi partner, sta lavorando per mobilitare investimenti privati, basandosi su dati scientifici per indirizzare le risorse verso aree che necessitano di interventi su larga scala.
Tra le iniziative presentate, la Hand-in-Hand Initiative della FAO punta a sostenere i Paesi più vulnerabili, inclusi gli LLDC, promuovendo investimenti mirati e guidati dai singoli Stati. Un altro strumento chiave sono i PPP nel settore agroalimentare, che permettono di condividere risorse e rischi, incrementando la produttività.
Il 2024 segna inoltre il 60° anniversario del FAO Investment Centre, che supporta la collaborazione tra membri e partner finanziari per migliorare le politiche e gli investimenti nel settore agricolo. Attraverso partenariati globali, come l’Alleanza G20 contro la Povertà e la Fame e l’iniziativa VACS, la FAO continua a lavorare per sistemi agroalimentari resilienti e sostenibili, garantendo che nessuno venga lasciato indietro, compresi i Paesi senza sbocco sul mare.