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Fao, la piattaforma per l’agricoltura sostenibile

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L’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (Fao) ha lanciato la nuova piattaforma web “Climate-Smart Agriculture Sourcebook”, volta ad aumentare la sostenibilità dei sistemi alimentari. Lo ha annunciato René Castro, Assistente Direttore Generale del Dipartimento Climate, biodiversity, land and water della Fao, in occasione del “Cop23 climate summit” che si è svolto a Bonn (Germania) il 10 novembre.

“La fame, la povertà e il cambiamento del clima possono essere affrontati insieme – ha osservato Castro -, attraverso approcci come la Climate-Smart Agriculture, che riconoscono i legami essenziali esistenti tra l‘agricoltura sostenibile e le strategie che promuovono l’uso efficiente delle risorse, conservano e ripristinano la biodiversità e le risorse naturali, e combattono gli impatti del cambiamento climatico”.

La Fao evidenzia che nel 2050 sarà necessario produrre il 50% di cibo in più, per poter sfamare quasi 10 miliardi di persone. Inoltre, occorrerà trovare il modo di farlo rilasciando solo un quarto delle emissioni di carbonio pro-capite. Climate-Smart Agriculture Sourcebook potrebbe aiutare a raggiungere questo obiettivo. La piattaforma mette a disposizione, infatti, un’ampia gamma di conoscenze e di competenze che potrebbero aiutare i decisori politici, gli scienziati e gli altri professionisti a rendere i settori agricoli più sostenibili e produttivi, contribuendo anche a garantire la sicurezza alimentare e a ridurre le emissioni inquinanti. Inoltre, il sistema prevede nuove strategie per migliorare l’adattamento delle colture ai cambiamenti climatici e misure per mitigare gli effetti delle modifiche del clima, sistemi di produzione integrati e sistemi per accrescere le conoscenze dei produttori rurali.

In particolare, Climate-Smart Agriculture Sourcebook si focalizza sulle problematiche produttive relative alle piantagioni, al bestiame, alla silvicoltura, alla pesca e all’acquacoltura e ai sistemi integrati. Inoltre, si concentra sull’uso di risorse come l’acqua, il suolo, le informazioni genetiche e l’energia. Infine, si basa sull’approccio paesaggistico, che consente di avere a disposizione come soluzioni flessibili una vasta gamma di opzioni di conservazione e di utilizzo del terreno.

Foto: © JPchret – Fotolia.com

red.