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FAO, nuovi record per l’acquacoltura

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La produzione mondiale di pesca e acquacoltura ha raggiunto un nuovo record, con la produzione di acquacoltura che ha superato per la prima volta quella della pesca di cattura. Lo rivela l’ultimo rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per il cibo e l’Agricoltura (FAO) intitolato “The State of World Fisheries and Aquaculture” (SOFIA), che riporta che nel 2022 la produzione globale è salita a 223,2 milioni di tonnellate, un aumento del 4,4% rispetto al 2020. La produzione comprende 185,4 milioni di tonnellate di animali acquatici e 37,8 milioni di tonnellate di alghe.

Nel 2022, per la prima volta nella storia, l’acquacoltura ha superato la pesca di cattura come principale produttrice di animali acquatici, raggiungendo un totale di 130,9 milioni di tonnellate: questo risultato evidenzia il potenziale dell’acquacoltura per soddisfare la crescente domanda globale di cibi di origine ittica, pur mantenendo la necessità di espansioni sostenibili che beneficino le regioni e le comunità più bisognose. Attualmente, la produzione di acquacoltura è dominata da un piccolo numero di paesi, tra cui Cina, Indonesia e India.

Il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, ha sottolineato la necessità di azioni trasformative per migliorare l’efficienza, l’inclusività, la resilienza e la sostenibilità dei sistemi alimentari acquatici, consolidando il loro ruolo nella lotta contro l’insicurezza alimentare e la povertà. Per questo, la FAO promuove la “Blue Transformation” per una produzione, nutrizione e ambiente migliori, senza lasciare indietro nessuno: l’edizione 2024 del rapporto SOFIA mette in evidenza proprio i progressi concreti della “Blue Transformation”, mostrando il ruolo della FAO nella promozione di un’espansione sostenibile dell’acquacoltura, una gestione efficace della pesca e catene del valore che privilegiano efficienza, sicurezza ed equità. Nel 2021, il consumo apparente globale di cibi animali acquatici ha raggiunto 162,5 milioni di tonnellate, con un consumo pro capite annuo che è aumentato da 9,1 kg nel 1961 a 20,7 kg nel 2022. Di questa produzione, l’89% è stato destinato al consumo umano diretto, evidenziando il ruolo critico della pesca e dell’acquacoltura nella sicurezza alimentare globale.

La produzione globale di pesca di cattura è rimasta stabile dal 1980 e, nel 2022, ha raggiunto 92,3 milioni di tonnellate. Tuttavia, la proporzione di stock marini pescati entro livelli biologicamente sostenibili è scesa al 62,3% nel 2021. Il rapporto SOFIA prevede un aumento della produzione e del consumo apparente di cibi acquatici fino al 2032: la produzione di animali acquatici dovrebbe aumentare del 10% entro il 2032, raggiungendo 205 milioni di tonnellate. Il settore della pesca e dell’acquacoltura continuerà quindi a essere una fonte importante di occupazione, con 61,8 milioni di persone impiegate nel 2022.