Il settore agricolo deve innovarsi se vuole garantire la sicurezza alimentare e contribuire ad affrontare sfide cruciali come il cambiamento climatico e l’antimicrobico-resistenza. Ad affermarlo è stato José Graziano da Silva, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), durante la riunione biennale della Commissione Fao per l’agricoltura, in programma dal 26 al 30 settembre a Roma.
“Il ruolo dell’agricoltura va oltre la produzione di cibo e di reddito – ha affermato il dottor da Silva -. L’agricoltura sostenibile è fondamentale per sradicare la povertà estrema e la fame, per sostenere le risorse naturali, per promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e per mitigarne gli effetti, per realizzare sistemi alimentari più salutari e per rafforzare la resistenza contro le crisi e le catastrofi naturali”.
L’esperto ha tuttavia osservato che, finora, gli sviluppi del settore agricolo hanno determinato notevoli miglioramenti in termini di produttività, ma i progressi sono stati irregolari. Ha evidenziato, in particoalre, che occorre porre maggiore attenzione sugli aspetti sociali e ambientali della sostenibilità. Inoltre, ha posto l’accento su due problemi che interessano l’intera popolazione mondiale: la resistenza agli antimicrobici e il cambiamento climatico.
“La Fao ritiene che gli antibiotici e gli altri antimicrobici dovrebbero essere impiegati in agricoltura per curare le malattie e per alleviare la sofferenza delle piante – prosegue il Direttore Generale della Fao -. Solo in determinate circostanze dovrebbero essere utilizzati per prevenire una minaccia imminente d’infezione”.
Graziano da Silva ha, infine, sottolineato che puntare sull’innovazione potrebbe permettere all’agricoltura di svolgere un ruolo fondamentale nel fronteggiare l’impatto dei cambiamenti climatici. Evidenzia che la sua Organizzazione intende sostenere ogni sforzo compiuto in questa direzione. “La Fao è pronta ad assistere i governi, in particolare quelli dei paesi in via di sviluppo, affinché abbiano accesso alle risorse internazionali disponibili per finanziare queste azioni”.
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