Nel 2018 la produzione mondiale di cereali dovrebbe raggiungere i 2.587 milioni di tonnellate. Questo valore, leggermente superiore rispetto alle previsioni di luglio, è il più basso registrato negli ultimi tre anni e risulta inferiore del 2,4% rispetto al livello record dell’anno scorso. È quanto emerge dal bollettino “Cereal supply and demand brief” pubblicato dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (Fao), secondo cui quest’anno la produzione mondiale di grano dovrebbe essere più bassa di 14 milioni di tonnellate rispetto alle precedenti stime, fermandosi a quasi 722 milioni di tonnellate, il valore più basso dal 2013. In Europa il calo produttivo sarebbe dovuto al clima caldo e secco.
La Fao ha rivisto al rialzo di 15 milioni di tonnellate la produzione mondiale di cereali a grana grossa, grazie soprattutto alle migliori prospettive per i raccolti di mais in Cina, in Ucraina e negli Stati Uniti, che dovrebbero più che compensare le flessioni produttive previste nell’Unione Europea e nella Federazione Russa. La produzione di grano duro nel 2018 dovrebbe attestarsi sui 1.354 milioni di tonnellate, circa il 2,6% in meno rispetto al 2017. La produzione mondiale di riso dovrebbe invece aumentare dell’1,3% rispetto all’anno scorso e raggiungere il record di quasi 512 milioni di tonnellate. Secondo la Fao, la crescita produttiva sarebbe dovuta agli incrementi registrati in Bangladesh e Vietnam e all’aumento delle aree coltivate con il cereale nello Sri Lanka e negli Stati Uniti.
La Fao prevede che l’utilizzo mondiale dei cereali nel 2018 dovrebbe raggiungere i 2.648 milioni di tonnellate, grazie soprattutto alla maggiore offerta di mais per l’alimentazione animale e per l’uso industriale, e all’elevata produzione di riso. Si stima una riduzione delle scorte, in particolare in Cina, nell’Unione Europea e nella Federazione russa, mentre lo “Stock to use ratio” (il rapporto tra stock finali e utilizzazioni interne) dovrebbe scendere al 27,3%, il valore più basso degli ultimi cinque anni. Infine, secondo la Fao il commercio mondiale di cereali durante la stagione 2018/2019 che dovrebbe raggiungere un valore di circa 414 milioni di tonnellate, circa l’1,5% in meno rispetto al livello record dello scorso anno.
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