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FAOSTAT, la banca dati sull’agricoltura più grande del mondo si aggiorna

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L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) sta dotando FAOSTAT, la più grande banca dati agricola del mondo, di un nuovo dominio che consente di confrontare e valutare molto più facilmente le tendenze nel tempo delle strutture agricole di tutti i Paesi membri.

“Questi dati non sono disponibili in nessuna parte del mondo”, afferma Jairo Castano, statistico senior e leader del Programma mondiale della FAO per il censimento dell’agricoltura, e che ha portato a buon fine il progetto. “Si tratta di preziose informazioni dal basso basate su effettive aziende agricole, da tutto il mondo”.

Cos’è FAOSTAT?

Un portale ad accesso aperto che funge da bene pubblico globale, FAOSTAT raccoglie e armonizza una vasta gamma di dati sulla produzione, il commercio e il consumo nei settori agricoli, di gran lunga il più maggior settore economico del mondo in termini di occupazione e sostentamento dei mezzi di sussistenza. Negli ultimi anni la FAO ha aggiunto una serie crescente di informazioni fondamentali sulle emissioni di gas serra, sull’uso del suolo, sulla copertura forestale e sugli investimenti. Ora sta aggiungendo “Dati strutturali dai censimenti agricoli”, che presentano rapporti nazionali a grana fine che tracciano, tra l’altro, quanto sono grandi le aziende agricole, chi ci lavora e chi le possiede.

Il nuovo dominio consente un rapido accesso alla conoscenza di quante aziende agricole esistono in un determinato Paese, quali sono le loro dimensioni, la tipologia di possesso che ne determina la proprietà, il genere dell’agricoltore e quante persone vivono e lavorano in esse, il tutto proveniente dai censimenti agricoli nazionali.

“Ciò consente agli operatori politici di confrontare la struttura del settore agricolo di un Paese con quella di un altro o di una regione, – spiega Jairo Castano – consentendo anche ai ricercatori di analizzare, ad esempio, la distribuzione delle dimensioni delle aziende agricole sia a livello nazionale che globale”.

Alcune tendenze rilevate

La Federazione Russa ha la più grande superficie totale coperta da aziende agricole, pari a 451 milioni di ettari, seguita da Australia, Stati Uniti d’America e Brasile. La Russia ha anche il maggior numero di aziende agricole – indipendentemente dalle dimensioni – ogni 1 000 persone, seguita da Cina, Vietnam e India. I Paesi con la dimensione media delle aziende agricole più grandi sono l’Australia, seguita a distanza da Islanda, Argentina, Uruguay, Canada, Nuova Zelanda e Repubblica Ceca.

Tra i Paesi che hanno condotto un censimento, quelli con la più piccola area di detenzione media segnalata sono Palau, Bangladesh ed Egitto. Il 40% o più di tutte le aziende agricole sono guidate da donne in Lituania, Lettonia ed Eswatini. Da nessuna parte è superiore al 50%. In otto Paesi, il 60% o più dei terreni agricoli viene affittato anziché gestito dai proprietari. A parte le Isole Marianne Settentrionali, sono tutte in Europa, comprese Francia e Germania.

Le partecipazioni gestite da persone giuridiche – società, cooperative o agenzie governative – sono più frequenti in Francia, Uruguay, Guam, Sud Africa, Repubblica Ceca e Islanda e raramente superano il 10%. Se misurati in base alla dimensione dell’azienda agricola piuttosto che al volume, più di due terzi delle aziende agricole gestite da società si trovano in Namibia, Slovacchia, Mauritius, Repubblica Ceca e Bulgaria, seguite da Perù e Ungheria.

I Paesi in cui la maggior parte dei membri della famiglia nelle aziende agricole erano effettivamente dediti all’agricoltura includono Brasile, Vietnam, Uruguay e Repubblica di Corea. La tendenza è in aumento in quei Paesi così come in Burkina Faso, Myanmar e Giappone.

L’importanza dei censimenti

L’evidente varietà di strutture agricole che possono apparire in tali classificazioni mette in evidenza l’importanza di politiche su misura, che possono essere migliorate dall’evidenza storica offerta dal nuovo dominio FAOSTAT. I dati attualmente comprendono i cicli di censimento del 1990, 2000 e 2010. Si attendono invece i dati del 2020.

La divisione statistica della FAO avvierà anche il processo di scansione, estrazione di testo e caricamento di dati storici, alcuni dei quali risalgono agli anni ’30 e sono stati inizialmente raccolti dall’Istituto Internazionale di Agricoltura, un’entità il cui ruolo la FAO ha assunto quando è stata fondata nel 1945.

Sebbene il nuovo dominio FAOSTAT offra un potente strumento utilizzabile da tutti, si basa sui dati raccolti dal programma che la FAO supervisiona attraverso il Programma mondiale per il censimento dell’agricoltura.

Prima del lancio del nuovo strumento di accesso aperto, gli esperti della FAO hanno svolto un lavoro meticoloso per calcolare il ruolo globale svolto dai piccoli proprietari terrieri nel nutrire il mondo. Man mano che il nuovo dominio si riempirà, sarà più facile condurre analisi più dettagliati e rilevanti per le politiche, sia da parte della FAO che dei governi e dei ricercatori dei Paesi membri.

Foto: Pixabay