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Farm to Fork, Fefac: “No a emendamenti che danneggiano il settore agroalimentare”

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foto pixabay

Le commissioni ENVI e AGRI del Parlamento europeo hanno approvato il progetto di Relazione sulla strategia Farm to Fork. Alla vigilia del voto, Fefac, la Federazione tra i Produttori europei di mangimi, aveva chiesto agli eurodeputati di votare contro “gli emendamenti di compromesso più dannosi del progetto di relazione che stanno mettendo a rischio il futuro delle nostre aziende agricole europee e delle relative industrie”.

Gli studi sugli effetti dannosi del Farm to Fork sul settore agricolo

Secondo la Federazione, i primi studi sull’impatto della strategia avviata dalla Commissione nel 2020 mostrano tendenze estremamente preoccupanti. Eppure i deputati avevano in programma di chiedere diversi obiettivi e traguardi aggiuntivi per la strategia della Commissione che sarebbero semplicemente insostenibili per la comunità agricola dell’UE.

Durante l’estate, un nuovo studio del CCR ha confermato le prime analisi di impatto già pubblicate sulla strategia faro della Commissione per l’agricoltura. La strategia Farm to Fork, nella sua forma attuale, porterà a significativi cali delle produzioni e notevoli costi aggiuntivi per i produttori. Anche se una riduzione delle emissioni agricole dell’UE potesse derivare da questa strategia, gran parte di essa deriverebbe dalla delocalizzazione della nostra produzione in Paesi terzi.

La richiesta di Fefac ai parlamentari europei

Secondo il parere di Fefac, il Parlamento europeo si apprestava a votare su ulteriori proposte svincolate dalle realtà del settore agroalimentare, che, per tutti i firmatari di questa dichiarazione, potrebbero rendere la strategia ancora più dannoso per la sopravvivenza dell’intero settore.

Per Fefac, tra un certo numero di eurodeputati si notava in ogni caso la consapevolezza di dover garantire la sovranità alimentare e la leadership agricola, per il futuro dei territori rurali. Per questo la Federazione aveva chiesto di sostenere le parole con i fatti, invitando i membri delle commissioni ENVI e AGRI a votare chiaramente contro gli emendamenti di compromesso più dannosi del progetto di relazione che stanno mettendo a rischio il futuro delle aziende agricole europee e delle relative industrie.

Consapevoli della necessità di adattarsi alle sfide ambientali, e nonostante l’attuale situazione economica, le comunità agricole di tutta Europa agiscono ogni giorno per soddisfare le richieste di limiti di emissione, biodiversità e benessere degli animali. Se l’UE vuole che abbiamo successo – continua la Federazione – dovrà sostenerci con un quadro politico pragmatico basato su obiettivi realistici che siano coerenti con la sua politica commerciale, salvaguardare condizioni di parità con le importazioni e fornire l’assistenza necessaria per una transizione sostenibile. La sostenibilità ambientale non può essere slegata dalla sostenibilità sociale ed economica, e questa sinergia va di pari passo con obiettivi incrementali e pragmatici.

Foto: Pixabay