In arrivo nuove misure dirette a uniformare le definizioni e gli standard degli ingredienti dei mangimi animali, in modo da renderli conformi alla legge e ai regolamenti federali americani. Ad annunciarlo è la Food and Drug Administration (FDA), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, secondo cui la nuova strategia aumenterà la trasparenza e migliorerà la sicurezza della catena alimentare animale.
L’agenzia ha dichiarato che passerà in rassegna la lista di definizioni degli ingredienti alimentari per animali utilizzata dai funzionari statali e di settore, contenuta nella pubblicazione ufficiale dell’Association of American Feed Control Officials (AAFCO). La pubblicazione AAFCO comprende additivi e ingredienti alimentari approvati dalla FDA, che sono generalmente riconosciuti come sicuri, e, inoltre, le definizioni AAFCO stabilite per gli altri ingredienti. La FDA intende allineare gli elenchi degli ingredienti individuati dall’AAFCO con le procedure e i requisiti dell’agenzia regolatoria, in una guida che sarà aperta al pubblico dibattito.
Nel caso degli ingredienti presenti nella lista pubblicata dall’AAFCO ma non approvati dalla FDA, gli specialisti dell’agenzia effettueranno una valutazione caso per caso. A seconda della loro valutazione, la Food and Drug Administration attuerà una delle seguenti opzioni:
– pubblicare le informazioni nel Registro federale, disponendo l’apertura di un pubblico dibattito prima di determinare se l’ingrediente possa essere ritenuto sicuro;
– approvare l’introduzione dell’ingrediente sulla base dei dati e delle informazioni a disposizione;
– richiedere ai produttori di sostanze che presentano dati insufficienti, di presentare la richiesta di autorizzazione, per poter continuare a utilizzare questi ingredienti nei prodotti destinati all’alimentazione animale.
L’agenzia ha annunciato che lavorerà in stretta collaborazione con i rappresentanti del settore, “per minimizzare l’interruzione della produzione di alimenti di origine animale e per garantire la trasparenza a favore sia dei produttori, sia degli acquirenti”.
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Nadia Comerci