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Fefac, il valore dei co-prodotti per l’industria mangimistica

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carne bovina

Oltre a fornire benefici economici e ambientali, l’uso dei co-prodotti nella produzione di alimenti per animali è un esempio del ruolo svolto dai produttori europei di mangimi composti nell’ambito dell’economia circolare. Lo sottolinea la Fefac (European Feed Manufacturers’ Federation) nel documento: “Co-products, an essential part of animal nutrition”, che si prefigge di migliorare la conoscenza dei soggetti interessati e dei responsabili politici dell’Unione Europea sull’ampio uso di co-prodotti da parte dell’industria mangimistica.

La pubblicazione sarà distribuita durante la conferenza “Resource efficiency champions of the food chain for 60 years”, organizzata da Fefac per il prossimo 6 giugno a Bruxelles (Belgio) in occasione del suo 60° anniversario. Il testo descrive il ruolo che co-prodotti come i cereali utilizzati nella produzione della birra, la polpa della barbabietola da zucchero e la crusca di frumento generati durante la produzione di alimenti e biocarburanti, possono svolgere nella realizzazione dei mangimi composti. L’usa dei co-prodotti da parte dell’industria mangimistica, spiega Fefac, può arrecare significativi vantaggi in termini ambientali ed economici.

“Un punto di forza dell’industria mangimistica europea è rappresentato dalla sua capacità e dalle sue conoscenze che permettono di convertire in totale sicurezza i co-prodotti in mangimi nutrienti – spiega Nick Major, Presidente di Fefac -. Tuttavia, dovrebbe esserci maggiore consapevolezza del fatto che l’uso di questi co-prodotti ottenuti durante la produzione di alimenti, bevande e biocarburanti svolga un ruolo fondamentale nella prevenzione dei rifiuti alimentari e contribuisca a ridurre significativamente l’impatto ambientale della produzione dei mangimi composti industriali e del comparto zootecnico”.

Fefac: © Sven Grundmann – Fotolia

red.