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Fefac, nel 2014 la produzione europea di mangimi è stabile

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Nel 2014, la produzione europea di mangimi ha raggiunto 153,4 milioni di tonnellate, lo 0,5% in meno rispetto al 2013. Lo ha annunciato la Fefac (European Compound Feed Manufacturers’ Federation) nel corso del 58° Congresso annuale, che si è tenuto tra il 10 e l’11 giugno a Colonia (Germania), dedicato al tema: “Assicurare il futuro del bestiame dell’Unione europea e della produzione di mangimi”.

La Federazione ha comunicato che la produzione di mangimi per suini e bovini è scesa dell’1,2%. Invece, il volume degli alimenti per il settore avicolo è cresciuto dello 0,3%, consolidando la sua posizione di leader all’interno del settore dei mangimi prodotti dall’Unione Europea.

Secondo Fefac, a influenzare negativamente la produzione europea di alimenti per animali, soprattutto per quanto riguarda il settore suino, sono stati principalmente i divieti sanitari ed economici introdotti, fin dal mese di febbraio 2014, dalla Russia. La buona disponibilità di foraggi, dovuta alle condizioni meteorologiche favorevoli, e il forte calo dei prezzi dei latticini hanno influito significativamente sulla domanda di mangimi per le mucche da latte.

Tra i maggiori produttori europei, la Polonia ha avuto l’annata più favorevole, registrando una crescita produttiva annua vicina al 7%. Anche la produzione tedesca è cresciuta del 2,3%. Invece, Francia, Spagna, Italia, Regno Unito e Paesi Bassi hanno registrato un calo di produzione compreso tra lo 0,3 e il 4,5%. La Germania ha consolidato la sua posizione come paese leader dell’Unione Europea in termini di produzione totale di mangimi, classificandosi prima di Francia e Spagna.

Previsioni per il 2015
Gli esperti di mercato di Fefac prevedono, per il 2015, un leggero aumento della produzione di mangimi per il pollame (+ 0,5%). Se il mercato lattiero-caseario non dovesse recuperare in fretta, si registrerà un’ulteriore riduzione dell’1,5% della produzione di alimenti per suini e bovini. Nel complesso, la produzione di mangimi nel 2015 dovrebbe diminuire dello 0,7% rispetto al 2014.

Alcune misure politiche, come la fine del sistema delle quote latte, potrebbero tuttavia influenzare le prestazioni del mercato dei mangimi nel 2015. Anche i negoziati con la Russia sugli aspetti sanitari, se si concludessero con esiti positivi, potrebbero riattivare le esportazioni di alcuni prodotti suini nel Paese e alleviare la pressione sul mercato delle carni di maiale.

 

Foto: Pixabay

Nadia Comerci