Attualmente oltre 5 milioni di tonnellate di soia sono prodotti in modo responsabile, in conformità con i requisiti previsti dalle Soy Sourcing Guidelines elaborate da Fefac (European Feed Manufacturers’ Federation). Lo comunica la stessa federazione, evidenziando che finora i programmi ritenuti compatibili con le indicazioni previste dalle linee guida sono nove e possono essere trovati sul sito dedicato all’iniziativa. Adesso, aggiunge Fefac, spetta agli operatori del mercato scegliere di acquistare la soia prodotta con metodi sostenibili. Ma sottolinea che il numero delle compagnie europee che lo sta facendo è in rapida crescita.
Fefac è impegnata anche a sostenere la tutela dell’ambiente. Sottolinea, in particolare, la necessità d’individuare nuovi approcci per garantire la biodiversità delle piante e per affrontare il problema della deforestazione illegale. Precisa, infatti, che la salvaguardia delle foreste rientra fra le azioni previste dalle Soy Sourcing Guidelines. Appoggia, quindi, la decisione di rendere a tempo indeterminato la moratoria sulla coltivazione della soia nelle regioni amazzoniche del Brasile.
Collabora, inoltre, con il Wwf nella transizione verso metodi responsabili di produzione della soia. Tuttavia, comunica che recentemente sono sorte alcune controversie in relazione al programma Wwf “Soy Score Card”, che secondo Fefac non sembra in grado di riconoscere gli attuali sviluppi del mercato e dei paesi produttori. Per esempio, questo sistema approva soltanto due metodi di produzione responsabile di soia (Rtrs e ProTerra), mentre secondo Fefac ci sono altri schemi che meritano questo riconoscimento.
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