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Fefac: vincoli legislativi sui mangimi ostacolano ripresa degli allevatori

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Occorre eliminare i vincoli normativi e gli oneri amministrativi che ostacolano la crescita del settore mangimistico, per favorire la ripresa del comparto zootecnico europeo. Lo sostiene Fefac (European Feed Manufacturers’ Federation), la federazione dei produttori europei di mangimi composti, che invita la Commissione Europea a rafforzare la competitività dei produttori di bestiame, rimuovendo gli ostacoli che appesantiscono il settore mangimistico.

Fefac esprime solidarietà nei confronti degli allevatori europei, vittime di una prolungata crisi di mercato. Il significativo ribasso dei prezzi del bestiame ha, infatti, messo gli allevatori in seria difficoltà. E a poco sono serviti gli sforzi del comparto mangimistico, che negli ultimi anni ha investito nella ricerca per migliorare l’efficienza delle materie prime e ridurre i costi di produzione. Per risolvere il problema, secondo la federazione, occorre l’intervento delle autorità europee.

In particolare, Fefac invita i responsabili politici dell’UE a eliminare gli ostacoli legislativi e gli oneri amministrativi che affliggono il settore mangimistico, per poter rafforzare la competitività degli allevatori europei. Favorire l’accesso senza restrizioni agli alimenti per animali, infatti, può contribuire in modo significativo alla ripresa del comparto zootecnico.

La federazione chiede anche di estendere le competenze della Task force sui mercati agricoli, dipendente dalla Direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale. In particolare, chiede di affidare all’organismo anche il compito di scoprire quali siano le norme comunitarie che determinano l’aumento dei costi dei mangimi (come, per esempio, l’incremento dei costi sui controlli ufficiali).

“La Commissione deve eliminare i vincoli legislativi che minano la competitività dei produttori europei di mangimi e di bestiame – dichiara Ruud Tijssens, Presidente Fefac -. La proposta «opt-out» sulle importazioni degli Ogm rappresenta un ottimo esempio di come un intervento normativo potrebbe mettere in pericolo la possibilità che gli allevatori acquistino i mangimi a prezzi competitivi”.

Foto: © Pavel Losevsky – Fotolia

n.c.