Aggiungere fito-additivi ai mangimi avicoli potrebbe rappresentare una valida soluzione naturale non basata sugli antibiotici per promuovere la crescita dei polli. A giungere a questa conclusione è un gruppo di ricercatori serbi che ha pubblicato sul World’s Poultry Science Journal un’analisi dei dati scientifici attualmente disponibili sull’uso di queste sostanze nell’alimentazione avicola e sui loro effetti sulla qualità e la sicurezza della carne.
L’uso dei fito-additivi nell’alimentazione animale è stato ampiamente studiato negli ultimi 15 anni, durante i quali gli esperti si sono adoperati per trovare delle valide alternative all’impiego degli antibiotici come promotori della crescita. I dati raccolti hanno svelato che l’efficacia dell’approccio basato sui fito-additivi dipende da diversi fattori, come la composizione e il livello di integrazione delle preparazioni nei mangimi, la genetica degli uccelli e la composizione generale della dieta. Mettere a confronto i diversi studi condotti fino ad oggi è, però, difficoltoso. La composizione e i metodi di ottenimento dei fito-additivi sono infatti molto variabili e possono rendere altrettanto variabili gli effetti biologici osservati. Ancora meno chiara è la situazione riguardo ai meccanismi attraverso cui queste sostanze riescono a promuovere la crescita e i dati sui loro effetti sulla digeribilità dei nutrienti, le funzioni intestinali e quelle del sistema immunitario sono ancora scarsi. In modo simile, attualmente gli studi sull’effetto dell’aggiunta di queste sostanze ai mangimi sulla sicurezza della carne di pollo sono pochi.
Ciò che è certo è che i fito-additivi riducono la crescita dei patogeni nell’intestino. Non solo, gli effetti benefici sulla sua qualità sono stati ampiamente dimostrati.
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Silvia Soligon