Una maggiore efficienza nell’impiego del fosforo in agricoltura. La richiesta arriva da un gruppo di accademici allo scopo di utilizzare al meglio questo minerale. “L’uso inefficiente del fosforo nella catena alimentare – si legge nel dossier – è una minaccia per l’ambiente e la salute dei cittadini e sta conducendo all’esaurimento di questa risorsa fondamentale per l’ecosistema”.
Il fosforo è ampiamente utilizzato da sessant’anni come componente di fertilizzanti e mangimi animali, derivato dalle rocce fosfatiche. Secondo il team, in Europa, la domanda di fosforo è molto alta: ci sono regioni densamente popolate con agricoltura intensiva e un forte bisogno di acqua ed energia. Ma le riserve di fosforo sono in via di esaurimento per l’eccessivo uso del passato, cosa che ha portato a una peggioramento del suo ecosistema. Ancora, grandi quantità sono sprecate durante tutto il ciclo di produzione alimentare, causando spesso problemi ambientali come l’inquinamento idrico.
Per questi motivi ,dagli accademici arriva una proposta per affinare l’uso di questo minerale: è necessario, dicono, assicurare solo i bisogni essenziali, riciclare il fosforo che si ricava dai rifiuti per rendere il mercato meno dipendente dalle riserve disponibili in natura e ripensare il suo uso nel sistema alimentare. L’apporto di fosforo nelle diete animali può essere ridotto del 20/30% senza pregiudicare le performance del bestiame.
Un altro studio, invece, si è concentrato sul riciclaggio per la produzione di fosforo già implementate o ancora in fase di sperimentazione. Un’azienda belga ha messo a punto una tecnica per ricavare la preziosa risorsa dalle ceneri volanti che provengono dalla combustione dei detriti fognari. Nelle ceneri volanti la percentuale di fosforo arriva anche al 27%.
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Vito Miraglia