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Gestione del rischio: mercato assicurativo agricolo vale oltre 7 miliardi di euro

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Nel 2017 in Italia il mercato assicurativo agricolo agevolato ha raggiunto il valore di 7,2 miliardi di euro. Si tratta di una quota simile a quella registrata l’anno precedente, segno della stabilizzazione del mercato, seguita a un biennio caratterizzato da chiari segnali di sofferenza, soprattutto a causa del calo della richiesta di coperture assicurative contro i danni alle colture e alle strutture aziendali. Lo evidenzia il “Rapporto Ismea sulla gestione del rischio in agricoltura”, realizzato dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale.

L’indagine sottolinea che il mercato si caratterizza per un elevato grado di concentrazione, sia in termini di prodotti, sia in termini di territori. Per quanto riguarda i prodotti, oltre due terzi dei valori assicurati riguardano uva da vino, mele, mais, riso e pomodoro, seguiti da pere, frumento tenero e nettarine. A livello territoriale i due terzi dei valori assicurati sono riconducibili a Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Piemonte.

I valori assicurati relativi alle colture vegetali – che rappresentano il principale comparto – hanno continuato a mostrare un trend al ribasso anche nel 2017, attestandosi a 4,98 miliardi di euro, il dato più contenuto a partire dal 2010. Rispetto all’anno precedente è stata registrata una flessione del 5,8%. L’intero ammontare dei premi è stato di poco inferiore a 337 milioni di euro, con una riduzione del 4,5% su base annua. È, invece, significativamente aumentata la dimensione del mercato assicurativo della zootecnia. Secondo Ismea, per questo comparto si rilevano ancora ampi margini di sviluppo. L’evoluzione positiva dei valori assicurati che nel 2017, hanno sfiorato 1,5 miliardi di euro (+39% sul 2016), confermano la controtendenza del settore rispetto alla dinamica generale. Più modesto l’incremento dei premi, stimati in circa 20,5 milioni di euro, importo che su base annua è comunque cresciuto del 9%.

L’Istituto ha anche tracciato un “identikit” dell’azienda-tipo assicurata, che generalmente possiede dimensioni ben più elevate rispetto alla media (oltre 17 ettari), appare più strutturata e maggiormente meccanizzata, risulta condotta da soggetti più giovani ed è caratterizzata da più marcate connotazioni imprenditoriali. Infine, il rapporto ha valutato l’ammontare complessivo della spesa pubblica potenziale a sostegno della gestione del rischio in agricoltura, rilevando che le dotazioni finanziarie, tra fondi statali, regionali e comunitari, sono pari a 314 milioni di euro annui e corrispondono a una media di 214 euro per azienda agricola.

Foto: © pershing – Fotolia.com

redazione