Home Economia Grano, nel 2015/16 produzione in calo del 2%

Grano, nel 2015/16 produzione in calo del 2%

449
0

701 milioni di tonnellate. A tanto ammonterebbe secondo le previsioni dell’Organizzazione Internazionale Cereali (Igc) la produzione globale di grano per il biennio 2015/16. Una flessione del 2 per cento rispetto al record di 717 stimato per il biennio in corso ma, in ogni caso, ancora una volta superiore alla media degli ultimi cinque anni. Vicina alla media dello stesso periodo, invece, l’estensione delle aree di coltivazione, in crescita dell’1 per cento rispetto al 2014/15: da 222 a 224 milioni di ettari. 

Le proiezioni dell’organizzazione si basano sulla semina del grano invernale nell’emisfero Nord, favorita da buone condizioni meteorologiche, e sulle previsioni delle quantità di grano primaverile da piantare sempre in quest’area, oltre a quelle riguardanti l’emisfero Sud. Cresceranno le aree coltivate a grano di Usa, Medio Oriente, Nord Africa, Argentina, Kazakistan e Ucraina (+5,8% sul biennio in corso) a differenza di Russia e Brasile; invariate invece quelle di Europa, Australia, Cina e India. 

Per Mosca le previsioni non rosee si spiegano con le condizioni in cui versa la sua economia. Il deprezzamento del rublo, gli alti tassi di interesse e quindi, l’incremento dei costi di produzione potrebbero spingere gli agricoltori a ridurre le piantagioni di grano primaverile. Questo calo, sommato alle rigide temperature che incidono sulla coltivazione del grano invernale, spiegherebbe dunque la performance negativa della Russia

Invariate le previsioni del consumo di grano pari a 708 milioni di tonnellate, mentre cresce il consumo alimentare dell’1.2% (485 milioni di tonnellate); un valore nella media a partire dal 2010 dovuto soprattutto all’andamento dei Paesi in via di sviluppo di Asia e Africa. Sarà invece di 135 milioni il grano destinato al foraggio, in leggero calo sul 2014-15. Al palo anche il volume del commercio mondiale nel 2015/16 che si ferma a 150 milioni di tonnellate contro i 151 milioni previsti per l’anno in corso.

 

Foto: Pixabay

Vito Miraglia