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I numeri del comparto carni ed animali vivi nel 1° semestre 2014

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Con gli ultimi dati diffusi dall’Istat circa le macellazioni, dopo quelli sull’interscambio di animali vivi e carni e sulle consistenze di bovini e suini, è possibile tracciare un primo parziale bilancio del comparto carni ed animali vivi nel 1° semestre 2014.

 

Le consistenze di bovini (compresi i bufalini) e suini

 

Con riguardo ai due principali patrimoni zootecnici (bovini e suini), a giugno 2014 il numero di capi bovini e bufalini allevati in Italia è stimato in 6.197 mila unità, con un incremento del 2,4% rispetto a giugno 2013, ma un decremento dello 0,8% rispetto a dicembre dello stesso anno. All’interno di essi risultano allevati 5.812 capi bovini (+2.1%). Tale aumento risulterebbe essere il saldo tra gli incrementi per i bovini di meno di un anno (+7,1%) e di 2 anni e più (+1,8%) e il decremento dei bovini da 1 a meno di 2 anni (-2,6%). Con riferimento, invece, a dicembre 2013 gli allevamenti bovini risultano interessati da dinamiche leggermente diverse, con incremento solo per la categoria dei bovini di meno di un anno (+1,3) negativamente controbilanciato dalle diminuzioni per le altre due categorie (rispettivamente -0,1% e -1,9%). Da evidenziare il trend degli allevamenti bufalini per i quali a fronte dei significativi incrementi registrati rispetto a giugno 2013 (+6,1% in complesso, di cui +4,6% per le bufale e +8,3% per gli “altri bufalini”), negli ultimi 6 mesi tali allevamenti avrebbero subito cali rispettivamente pari a -4,5%, -5,4% e -3,1%.

In particolare, a giugno 2014 il numero dei bovini destinati alla macellazione risulterebbe diminuito dell’1,5%, a fronte dell’incremento dell’1,0% registrato negli ultimi 6 mesi. Tale andamento differenziato sarebbe ascrivibile soprattutto ai bovini per la macellazione di età superiore ad 1 anno.

Sempre a giugno 2014, il numero dei capi suini allevati in Italia si attesterebbe a 8.617 mila unità (-0,5% rispetto a giugno 2013 e +0,6% rispetto a dicembre 2013). Tale dinamica sarebbe imputabile esclusivamente ai suini da ingrasso (-0,6% rispetto a giugno 2013 e + 2,6% rispetto a dicembre 2013), all’interno dei quali si evidenziano significativi incrementi per i suini da 80 kg a meno di 110 kg (rispettivamente +10.1% e +13,1%), diversamente controbilanciati dalle generalizzate flessioni per le altre due categorie considerate.

 

Allevamenti bovini, bufalini e suini al 1° giugno 2014 (migliaia di capi)

 

CATEGORIE

Giugno 2013

Dicembre 2013

Giugno 2014

Variazioni %

giugno 2014/

dicembre 2013

giugno 2014/

giugno 2014

BOVINI E BUFALINI

6.054

6.250

6.197

-0,8

2,4

Bovini di meno di 1 anno

1.522

1.609

1.630

1,3

7,1

Bovini da 1 anno e meno di 2 anni

1.409

1.375

1.373

-0,1

-2,6

Bovini di 2 anni e più

2.760

2.863

2.809

-1,9

1,8

BOVINI

5.691

5.847

5.812

-0,6

2,1

Bovini destinati alla macellazione

1.719

1.677

1.693

1,0

-1,5

BUFALINI

363

403

385

-4,5

6,1

 

 

 

 

 

 

SUINI

8.664

8.562

8.617

0,6

-0,5

Lattonzoli di peso inferiore a Kg 20

1.417

1.450

1.393

-3,9

-1,7

Suini da Kg 20 a Kg 50 esclusi

1.541

1.546

1.559

0,8

1,2

Suini da ingrasso

5.103

4.943

5.070

2,6

-0,6

Suini da riproduzione

603

623

595

-4,5

-1,3

Fonte: Istat

 

L’interscambio di animali e carni

 

Nel 1° semestre 2014 sono stati importati poco più di 570 mila bovini vivi (+8,5% rispetto al pari periodo 2013). Di essi circa 92 mila capi sono stati importati per essere destinati alla macellazione (+19,8%). Parimenti, con circa 618 mila capi sono aumentate le importazioni di suini ( + 42,0%). Con 6,3 milioni di capi complessivi, anche il pollame ha registrato un aumento del 6,8%. Sul fronte delle esportazioni, i bovini, con 27 mila capi, registrano un lieve aumento del 2,1%, seguiti dal pollame, che con quasi 13 milioni di capi si attribuisce un incremento del 30,9%. Al contrario, i suini, con appena 1.723 capi, registrano una marcata flessione del 76,4%.

Con riferimento alle carni e frattaglie commestibili, nel periodo in questione l’Italia ha importato circa 215 mila tonnellate di carni bovine (+ 9,8% rispetto al pari periodo 2013). Analoga dinamica per le carni suine (518 mila tonnellate, pari al + 9,0%) e di pollame (34 mila tonnellate, pari al + 14,2%). È appena il caso di accennare alle flessioni di carni ovi-caprine ed equine (rispettivamente -5,1% e -0,4%). Sul fronte delle esportazioni, le carni bovine, con 61 mila tonnellate, subiscono una flessione del 5,0%, seguite da quelle di pollame (71 mila tonnellate, pari al -1,9%). Si distinguono, al contrario, le nostre vendite all’estero di carni suine (+6,9% con 62 mila tonnellate), ovi-caprine (+19,5%) e equine (+17,6%).

 

Le macellazioni

 

Nel 1° semestre 2014 In Italia risultano macellati 1,2 milioni di capi bovini e bufalini (-16,6%) per poco più di 333 mila tonnellate di carne – peso morto (-23,9%). Ancora più sostenuta la diminuzione degli ovini e caprini macellati (-24,9%, per 12,1 mila tonnellate (-42,2%). Dinamica differenziata per i suini (-15,3% in termini di capi e +3,1% per le quantità-peso morto). Continua la diminuzione per le macellazioni di equini (-15,9% in numero di capi e -39,7% per le quantità di carni).

Con riferimento alle carni bianche (pollame, conigli e selvaggina) le macellazioni per la prima parte dell’anno 2014 evidenziano flessioni generalizzate più o meno marcate sia in numero di capi che in quantità. Nel dettaglio, gli avicoli (polli da carne e galline) sono stati macellati per poco più di 249 milioni di capi (-1,9% rispetto al precedente semestre 2013) e per un quantitativo complessivo di carni (peso morto) pari a circa 452 mila tonnellate (-1,9%). Seguono i tacchini, macellati per 14 milioni di capi (-1,4%) con una resa complessiva in peso morto pari a poco più di 151 mila tonnellate. Analogamente i conigli, al terzo posto per ordine di importanza, registrano flessioni del 2,0% in termini di capi macellati e del 3,6% per quantità di carni ottenute. Ulteriore calo per le macellazioni di selvaggina che con circa 8 milioni di capi e 1.321 tonnellate di carni-peso morto continuano a rafforzare il rispettivo trend negativo iniziato nel 2011 (rispettivamente -1,5% e -7,9%). Fa eccezione la dinamica per le faraone, con incrementi sia nei capi macellati +5,6% sia nelle quantità di carne-peso morto (+13,8%).

 

Bestiame macellato nel 1° semestre 2014

 

SPECIE

Gennaio -Giugno 2013

Gennaio -Giugno 2014

Variazioni % 2014/2013

NUMERO DI CAPI (migliaia)

CARNI ROSSE

 

 

 

Bovini e bufalini

1.476

1.232

-16,6

Ovini e caprini

1.688

1.267

-24,9

Suini

6.651

5.636

-15,3

CARNI BIANCHE

 

 

 

Avicoli

254.107

249.385

-1,9

Tacchini

14.418

14.223

-1,4

Faraone

2.347

2.479

5,6

Conigli

11.513

11.281

-2,0

Selvaggina

7.811

7.696

-1,5

QUANTITA’ – PESO MORTO (tonnellate)

CARNI ROSSE

 

 

 

Bovini e bufalini

414.636

333.004

-23,9

Ovini e caprini

18.876

12.134

-42,2

Suini

841.943

664.866

3,1

CARNI BIANCHE

 

 

 

Avicoli

457.614

451.631

-1,3

Tacchini

157.313

151.356

-3,8

Faraone

3.065

3.487

13,8

Conigli

17.491

16.859

-3,6

Selvaggina

1.434

1.321

-7,9

Fonte: Istat

 

 foto: © branex – Fotolia.com

Bruno Massoli