Garantire la sicurezza dei mangimi non è un compito che può essere svolto da soli. Serve uno sforzo comune per rendere ogni fase della catena alimentare sicura e sostenibile. Ad affermarlo è la Federazione internazionale dei produttori di mangimi (Ifif) che, a questo scopo, ha annunciato il suo sostegno al programma di sicurezza alimentare promosso dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao).
Entro il 2050 la crescita della popolazione mondiale comporterà un aumento del 70% del consumo di alimenti di origine animale. Tutelare la sicurezza di mangimi e alimenti rappresenta quindi una priorità. La produzione di mangimi sicuri aiuta non soltanto a migliorare la qualità dei cibi, ma anche a ridurre i costi di produzione e gli sprechi alimentari. Per questo motivo, l’Ifif ritiene che l’industria mangimistica dovrebbe essere sottoposta ad accurati controlli di qualità da parte di un sistema di sicurezza alimentare integrato.
In molti paesi mancano le conoscenze necessarie e la sufficiente consapevolezza per garantire la sicurezza dei mangimi durante tutte le fasi della filiera, a partire dalla produzione fino al trasporto e allo stoccaggio. Inoltre, alcune nazioni non hanno ancora aggiornato la normativa relativa al settore zootecnico, in modo da renderla conforme agli standard internazionali. Per rafforzare la capacità dei produttori d’introdurre sul mercato alimenti per animali sicuri, la Fao ha quindi promosso una collaborazione tra gli operatori e gli esperti di tutto il mondo, per garantire un maggior benessere animale e rafforzare la sicurezza alimentare.
Alla partnership potranno aderire, mettendo a disposizione risorse economiche o conoscitive, organizzazioni intergovernative, autorità politiche, ricercatori universitari, agricoltori, produttori, esponenti del settore privato e della società civile. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di migliorare le competenze dei tutti gli operatori della filiera agroalimentare, aumentarne la capacità produttiva, aiutare i piccoli proprietari a tutelare la salute degli animali e condividere le conoscenze scientifiche e tecnologiche.
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